iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : New Candys – The uncanny extravaganza

New Candys tornano con "The uncanny extravaganza": psichedelia moderna, noise rock ed elettronica per un album internazionale e sorprendente.

A quattro anni di distanza dal precedente full length “Vyvyd“, torna discograficamente in pista un combo tra i principali propugnatori nostrani della neopsichedelia odierna, i New Candys, con un nuovo album, loro quinto complessivo, “The uncanny extravaganza“, uscito alla fine del mese scorso grazie a una sinergia tra la benemerita label londinese Fuzz Club records e l’italiana Dischi Sotterranei. Quattro girandole di calendario in cui, in ogni caso, hanno permesso alla band di continuare a portare in giro la propria musica in tour con tantissime date all’estero, affinando le proprie doti sonore e facendosi apprezzare da platee via via sempre più crescenti in numeri e consensi, tra palchi condivisi con Brian Jonestown Massacre e Black Angels (giusto per fare alcuni dei numi ispiratori dell’ensemble veneto) passaggi di loro brani in serie televisive statunitensi e la stima “radiofonica” di uno come Iggy Pop (insomma, non proprio il primo stronzo che passa per strada).

The uncanny extravaganza” vede il quartetto veneziano, attivo dal 2008 e rinnovato nella line up (in cui ai membri fondatori Fernando Nuti – frontman e chitarrista – e Dario Lucchesi al basso e synth, ma in principio batterista – si sono affiancati Emanuele Zanardo alla chitarra e backing vocals e Francesco Giacomin alla batteria e percussioni) e, con l’ausilio dell’engineer Maurizio Baggio, spinge ancora di più, rispetto ai lavori antecedenti, sul versante digitale ed elettronico della loro proposta, ricalibrando accuratamente il tradizionale sound elettrico distorto analogico della band (da sempre bagnato e fritto in brodaglia Jesus and Mary Chain, Suicide, My Bloody Valentine, Spiritualized, Ride, Spacemen 3) con l’uso di drum machines e sintetizzatori.

Noise rock, psichedelia ed elettronica si amalgamano in dieci brani – frutto di un processo compositivo sperimentale – al contempo aggressivi (l’opener “Regicide“, “Crime wave“, “Night surfer“) e melodici, tra ritmi synthetici (“Cagehead” è un pezzo che più anni Ottanta non si può, con quel feeling goth rock che potrebbe essere scambiato per una outtake dei Sisters of Mercy riesumata da qualche ritrovato scatolone con bobine ormai credute perdute) e un minimalismo oscuro, ora sognante (nella conclusiva “Final mission” e in “You’ll never know yourself“, canzone tra le migliori del lotto) e “acquoso” (le venature ‘gaze di “Breathe me in“, “Wild spaghetti west” e “Gills on my lungs“, o in “Aquawish“, retaggio simbolico delle origini lagunari dei ragazzi, metafora di come la realtà delle cose, se immaginata sott’acqua, possa trasformarsi in una dimensione distorta, onirica e soffocatrice) ora malinconico, ora rabbioso (soprattutto verso la classe dirigente e politica mondiale che, durante la pandemia sanitaria da covid-19, ha avuto la storica opportunità per ripensare le priorità fondamentali da cui ripartire, e invece non l’ha fatto ed è andata nella direzione opposta, disintegrando sanità pubblica, ricerca e prevenzione, e inasprendo privatizzazioni e soffiando forte sui venti di guerra e distruzione globale) con una volontà, da parte dei nostri, di mischiare le carte e trovare nuove, multiformi soluzioni che sorprendano l’ascoltatore.

“The uncanny extravaganza” conferma l’abilità dei New Candys nel confermarsi come una tra le realtà più intriganti della contemporanea scena rock ‘n’ roll indipendente italiana, ma capace anche di suonare e sfornare full length con cui riescono ad allargare i propri orizzonti e aprirsi a un respiro internazionale. Un disco che non avrà problemi a giocarsi le sue chances per entrare a far parte delle classifiche dei vari “best of” di fine anno.

New Candys – recensioni

Recensione – New Candys – Vyvyd
Recensione : New Candys – Bleeding Magenta

YouTube video player

Tracklist

1. Regicide 04:18 video
2. Crime Wave 03:31 video
3. Breathe Me In 03:43
4. Night Surfer 03:55 video
5. You’ll Never Know Yourself 04:38
6. Aquawish 03:19
7. Cagehead 05:13
8. Wild Spaghetti West 03:26 video
9. Gills On My Lungs 04:03
10. Final Mission 04:35

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Ty Segall – Possession

Puntuale come le tasse, ogni anno, arriva un nuovo album di Ty Segall, menestrello californiano, fresco trentottenne, che già da un po’ di anni (e

Calibro 35 Exploration

A un anno dall’Ep “Jazzploitation“, due da “Nouvelles adventures” e a tre dagli omaggi al maestro Ennio Morricone, tornano con un nuovo album i funamboli

The Darts – Nightmare queens

A un anno di distanza dal loro quarto album “Boomerang“, tornano le ammalianti sirene garage/dark/psych rock statunitensi Darts, che a ‘sto giro hanno assemblato una