Perdersi, continuare a vagare, vivere delle conseguenze delle proprie azioni, amare il rumore e cercare di stare un pelo sopra la nostra vita.
I Nudist, come i Sator o i Nibiru, sono uno dei gruppi che fanno capire con la loro musica come lo sludge in Italia sia davvero una cosa importante.
Questo disco è un insieme di sludge malato, accenni metal e disperazione vitale, perché il capire che siamo umani è una disperazione, come nella prima traccia Horror Vacui.
I Nudist coprono benissimo questa paura con un suono totale, declinato in maniera originale e molto personale, che li ha portati a suonare molto in giro per l’Europa.
Questi fiorentini sono un gruppo che si riconosce subito per le idee molto originali che li fanno uscire nettamente dai cliché del genere.
La musica è qui in primo piano, ed è una faccenda da ascoltare per bene poiché i Nudist danno un canovaccio sul quale ognuno poi si fa il proprio film, essendo libero di procreare con la mente.
Un’altra cosa che mi piace di loro, oltre alla musica, è l’essere un gruppo che odia le catalogazioni, le barriere e tutto ciò che è limitante, volendo rompere ciò che blocca i nostri chakra dal respirare liberi.
Dicevamo, quindi, distruzione, libertà, musica pesante: insomma, un disco che li conferma ad un alto livello, in Italia e non solo.
Ad un ascolto poco attento potrebbero sembrare minimali ma, in realtà, approfondendo la questione, si scoprono molte stratificazioni.
Enjoy Nudist.
Tracklist:
1. Horror Vacui
2. Concealed Underground
3. See The Light Beyond The Spiral
4. Blind Spiders
5. Suicide
Line-up:
France
Gabo
Lore
K
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