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Recensione : Nicodemo – Viola

Nicodemo è un musicista unico, non ha specifici punti di riferimento o termini di paragone.

Si potrebbe però tranquillamente inserire nella new wave italiana, quella linea sbilenca che parte dai fine settanta fino ad arrivare ai giorni nostri inglobando molte cose e molti stili. Infatti come ospiti in questo disco troviamo Garbo, Andy dei Bluvertigo, Francesco Di Bella dei 24 Grana tra gli altri, Viola è un disco che parla dell’angoscia di vivere questa vita moderna, questo vuoto riempito dall’ansia di tecnologia e di futuro da vivere, perdendo la cognizione del presente.
Nicodemo è un cantautore, le sue canzoni sono quasi poesie sussurrate, su di un impianto musicale elettronico e molto oscuro. Fate un viaggio con la mente e portatevi negli anni ottanta, le coordinate sonore sono quelle di Garbo e Depeche Mode e mischiatele con la certezza attuale di aver perso tutte le battaglie. Ecco Nicodemo. In più i testi sono scritti con grande intelligenza ed originalità. Nicodemo si è fatto le ossa suonando in diverse band del sottobosco musicale italiano, ed ora è direttore artistico di Studio 35 Live, un programma tv-web dedicato alla musica underground.
“Alla vigilia del voto tutti vegani, poi senza pietà spezie nei cinghiali”.

Tracklist:
1 Legionari
2 Viola
3 Un grande Natale
4 Almeno con la mente
5 Tutti a teatro
6 Nell’aria
7 Grida
8 Madre
9 Inverno

Line – up :
Nicodemo – Vox, Basso
Gaetano Maiorano – Chitarre
Luca Urbani – Synth, Programmazioni elettroniche
Alessandro De Marino – Synth, Clarinetto
Camillo Mascolo – Batteria

NICODEMO – Facebook

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