My Tin Apple – The Crow’s Lullaby

E’ difficile credere che gli autori di un disco dai tratti raffinati come The Crow’s Lullaby abbiano dato alle stampe, solo qualche anno fa, un lavoro intitolato “ORA”, dedito ad un ben più roccioso death/thrash,

My Tin Apple – The Crow’s Lullaby

Già, perché i My Tin Apple, nuova incarnazione di quelli che furono gli Overfaith, oggi si muovono sinuosi all’interno di quello che loro stessi amano definire “Tin Rock” che è, essenzialmente, un alternative rock dagli interessanti spunti prog ed elettronici.
Indubbiamente il caso in questione non è derubricabile ad un semplice quanto repentino cambiamento di pelle ma, evidentemente, è frutto di una meditata rielaborazione dei propri parametri tecnici e stilistici: infatti, le ruvidezze degli esordi hanno lasciato spazio a suoni maggiormente ricercati, dove le tastiere svolgono un ruolo determinante e l’appropriata voce di Gianluca Gabriele è agli antipodi di quelle che si ascoltano abitualmente nel metal estremo.
The Crow’s Lullaby si snoda lungo tredici tracce piuttosto snelle e sicuramente interessanti, anche se alla lunga affiora un senso di ripetitività che, forse, è l’unico vero lato negativo del lavoro; in effetti, i brani risultano tutti piuttosto accessibili (salvo l’interlocutoria title-track), grazie a ritmi accattivanti e convincenti sprazzi elettronici che, abbinati a riff di chitarra talvolta piuttosto robusti (emblematica al riguardo I Have Seen A Lie), rendono davvero piacevole l’ascolto. Sporadicamente fanno capolino alcuni rimandi ai Tool, ovviamente nella loro veste meno claustrofobica, ma in effetti si può affermare che il sound dei My Tin Apple possiede una certa originalità di fondo.
L’impressione derivante dall’ascolto di The Crow’s Lullaby è quella di avere di fronte un lavoro di buona fattura quanto un pò leggerino che, sicuramente, dovrà cercarsi estimatori in ambiti ben differenti da quelli risalenti all’epoca di “ORA”.
Nel complesso, dunque, un esordio positivo che mi sento di consigliare, per esempio, a chi avesse apprezzato le recenti uscite di PTSD e Mechanical Swan, più per il tipo di approccio alla materia che non per vere e proprie similitudini dal punto di vista stilistico.
Probabilmente, evitando di disperdere la proposta su un numero eccessivo di brani e fornendo alla struttura degli stessi una maggiore profondità, la band senese alla prossima occasione potrebbe piacevolmente stupirci.

Tracklist :
01. The Crow’s Lullaby
02. Here
03. Snow White
04. I Have Seen A Lie
05. The Flight Of Chameleon
06. Drama
07. Different Places
08. Pixel
09. Dalì
10. Alice
11. Sequoia
12. Missing
13. A Place To Go

Line-up :
Fracesco Vannini – drum
Massimiliano Ciani – guitar and sinth
Marco Bruni – bass
Gianluca Gabriele – voice
Luca Checchi – guitar

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