dal 1999

Recensione : My Home On Tree – How I Reached Home

Un esordio che li porterà molto in alto, e che renderà molto belle alcune delle vostre ore di malati di musica.

My Home On Tree – How I Reached Home

Groove anni settanta, fuzz, tanta grinta ed un impasto sonoro davvero unico per l’esordio di questo giovane gruppo di Milano.

Le atmosfere sono dolcemente occulte, caricate di furore quando serve, ma sempre nell’alveo della psichedelia pesante.
La voce di Laura Mancini è un qualcosa che raramente si trova a queste latitudini e rappresenta un vero valore aggiunto al tutto.
I My Home On Trees nonostante siano al debutto hanno le carte giuste per potersela giocare con tutti, anzi hanno vanno decisamente oltre la media.
Il loro disco è assai più godibile di tante altre uscite ben più pubblicizzate e con nomi altisonanti.
Il suono è vintage il giusto, anche perchè la composizione dei pezzi è sul doom andante, con giri stoner, ma sempre tenendosi in quota Black Sabbath, aggiungendo una buona dose di originalità.
How I Reached Home è il classico disco che coinvolge e lascia piacevolmente stonati, come dovrebbe essere questa musica, in parte mistero ed in parte dolcezza come la neve sotto i vestiti.
Un esordio che li porterà molto in alto, e che renderà molto belle alcune delle vostre ore di malati di musica.

Tracklist:
1. Winter ( Feat. Steve Moss )
2. I Forgot Everything
3. Don’t Panic
4. War Of The Worlds
5. Arrow
6. Resume
7. My Home On Trees

Line-up:
Laura Mancini – Voce
Marco Bertucci – Chitarra
Giovanni Mastropasqua – Basso
Marcello Modica – Batteria

MY HOME ON TREES – Facebook

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Martin Eden di Jack London

Martin Eden Jack London

Martin Eden scritto da Jack London: un giovane marinaio di origini umili si innamora di una ragazza della borghesia. Per conquistarla, si impegna a diventare uno scrittore, ma il successo gli porterà solo disillusione e dolore.

Deth Kaktus – Prick

I Deth Kaktus sono un gruppo originale, potente e molto molto divertente con canzoni di qualità ben al di sopra della media, per un’apocalisse divertente e rumorosa, senza tassi di interesse.

S.G.A.T.V. – S.G.A.T.V.

Nelle sonorità dei SGATV si può riconoscere e distinguere anche la geometria fredda e imperscrutabile di tanta NDW (la Svizzera è stato il paese dei grandissimi Grauzone che, ad ogni buon conto, gli SGATV hanno ascoltato e fatto tesoro)