Mulholland Drive – La Misura Dell’equilibrio

Un disco che si lascia ascoltare più che volentieri, ma che risulta fin troppo compatto e figlio del suono di Paolo Benvegnù

Mulholland Drive – La Misura Dell’equilibrio

I Mulholland Drive, band umbra composta da Lodovico Rossi, Luca Pacciarini, Niccolò Franchi e Giacomo Piermatti, debuttano, a due anni di distanza dalla loro formazione, con i nove brani de La Misura Dell’Equilibrio. Il disco, in uscita per Pagina 3 e prodotto artisticamente da Paolo Benvegnù, Alberto Fabi e Matteo Carbone, si caratterizza per un suono indie rock/alternative rock delicato e preciso allo stesso tempo.

Il morbido scorrere di Strade Cieche, intriso di leggera speranza, avvolge con la sua melodia, aprendo all’elettricità graffiante e nervosa di Immobile e sprofondando nel pacato intrecciarsi di chitarra, basso e batteria della raffinata 18:30.
Il pianoforte di Verità, ondeggiando morbido tra gli altri strumenti, indica la rotta da seguire, mentre l’amaro riflettere de Il Carnivoro, basato su sottili trame di chitarra in dialogo tra loro, introduce il fascino sinuoso de Il Modo (alla voce compare anche Paolo Benvegnù) e il profondo avvolgere della viscerale e coinvolgente Blue Box.
I ritornelli leggeri di Nel Ricordo, infine, contrapponendosi, in parte, alle strofe dall’animo più tortuoso, lascia che a chiudere sia L’Equilibrio, con il suo nostalgico ripensare a profondi ricordi.

L’album dei Mulholland Drive, facendo dell’essere raffinato, curato e senza virgole fuori posto il suo principale punto di forza, mostra il fianco quando si parla di eterogeneità dei pezzi e suono personale. Insomma, un disco che si lascia ascoltare più che volentieri, ma che risulta fin troppo compatto e figlio del suono di Paolo Benvegnù.

Tracklist:
01. Strade Cieche
02. Immobile
03. 18:30
04. Verità
05. Il Carnivoro
06. Il Modo
07. Blue Box
08. Nel Ricordo
09. L’Equilibrio

Line-up::
Lodovico Rossi
Luca Pacciarini
Niccolò Franchi
Giacomo Piermatti

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