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Recensione : Melampus – N°7

Un disco cupo ed essenziale che potrebbe rimanere nel vostro stereo per lungo tempo.

Melampus – N°7

I bolognesi Melampus (Angelo Casarubbia, Francesca Pizzo), ritornano a poco più di un anno di distanza da “Ode Road” con nove pezzi nuovi. Questo secondo lavoro, battezzato con il criptico nome N°7, si muove su atmosfere new wave/dark/folk e vede come ospiti Enzo Moretto e Ilaria D’Angelis degli …A Toys Orchestra.

La chitarra scura di Warehouse, accompagnata da meste ritmiche e un cantato affascinante quanto cupo, dà il via all’album, sciogliendosi di fronte alla sonnolente vivacità di 7 Stones (chitarre stanche si contrappongono a una batteria ben più frizzante). Gli avvolgenti synth di While We Float, accompagnano e non lasciano scampo, dando il colpo di grazia quando, invece di spegnersi decidono di ripartire, mentre Hungry People, ammaliando con il suo testo ripetitivo, lascia che a proseguire siano il pulsare di Rob e il delicato e impalpabile galleggiare di Guardians. Gad, infine, tra chitarre sudate, clap ed inserti elettronici, ci trascina con sé verso la conclusione del disco, composta dal mesto procedere di The Gun e dal più disteso e sognante concludere di Waltz For Nina.

Il secondo disco lungo dei Melampus conferma i giudizi positivi ottenuti con il precedente lavoro. Il sound si fa più asciutto e lineare, ma l’emotività e la capacità di coinvolgere restano le stesse. Un disco cupo ed essenziale che potrebbe rimanere nel vostro stereo per lungo tempo.

Tracklist:
01. Warehouse
02. 7 Stones
03. While We Float
04. Hungry People
05. Rob
06. Guardians
07. Gad
08. The Gun
09. Waltz For Nina

Line-up:
Francesca Pizzo
Angelo Casarubbia

MELAMPUS – Facebook

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