iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Mechanimal Crux

Non adatto per chi ama rinchiudersi nella sicurezza di un genere solo.

MECHANIMAL CRUX

Dall’etichetta greca di Patrasso Inner Ear Records arriva un lavoro che spiazza piacevolmente e che ci porta in altri lidi rispetto alla psichedelia che è il marchio di fabbrica dell’etichetta, che è sempre comunque molto varia nelle sue proposte. Mechanimal è un collettivo guidato da Giannis Papaioannou che è colui che ne decide la direzione.

Crux è un lavoro di musica totale, usa molti generi diversi per esprimere il proprio potenziale, dall’elettronica declinata in molte forme diverse, quali l’ebm, la techno e qualcosa di vicino al noise, passando per il pop, momenti trap, e tantissimo altro. Sarebbe davvero inutile provare a chiudere in un recinto di genere questo lavoro, che assomiglia moltissimo al cut up di burroughsiana memoria, ovvero prendere elementi diversi per metterli insieme e produrre una sorta di manifesto politico.

Come dicono giustamente i Mechanimal tutto è politico, ed è un’illusione pensare o dire che non lo sia, e ciò comporta che siamo tutti responsabili della situazione in cui siamo. I Mechanimal ci fanno viaggiare in profondità in un mondo ed in una psiche alveare ormai irrimediabilmente compromessa, e qui si sente tutto il disagio, tutta l’elettronica che fende le nostre carni quotidianamente. Non bisogna scomodare nessun paragone, ma questo disco è davvero un’epifania, un pugno in faccia, un qualcosa di molto piacevole, ma non di inaspettato perché c’è sempre uno certo spirito che aleggia per l’Europa e qualche volta si materializza e terrorizza tutti perché estremamente sincero.

Come spirito guida si potrebbe dire che sia il post punk interiorizzato e sputato fuori in maniera del tutto inusuale.

Crux è un disco che riserva molte sorprese e piacerà tantissimo a chi ora vorrebbe urlare tutto lo schifo.

Non adatto per chi ama rinchiudersi nella sicurezza di un genere solo.

INNER EAR RECORDS

1. Ghetto Level
2. Sharon
3. Stolen Flesh
4. Easy Dead (Album Version) (cd/digital only)
5. Scavengers
6. Razor Tube 0
7. Red Mirror (Album Version)
8. Hospital Of The Storm
9. Vanquish
10. La Poverina Della Ossa

Freddie Faulkenberry: Vocals
Giannis Papaioannou: Electronics & production
Antonis Charalambidis: Drums on stage
Angelica Vrettou: Album cover & art direction

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Albireon – Effemeridi

Il gruppo ha usato vari registri del folk per esprimersi, e qui arriva alla forma per ora più alta del loro dark folk in italiano, dalle tenebre le luci, per aspera ad Albireon.

RIMANI IN CONTATTO

CANALE TELEGRAM
GRUPPO WHATSUP