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Recensione : Mechanimal Crux

Non adatto per chi ama rinchiudersi nella sicurezza di un genere solo.

MECHANIMAL CRUX

Dall’etichetta greca di Patrasso Inner Ear Records arriva un lavoro che spiazza piacevolmente e che ci porta in altri lidi rispetto alla psichedelia che ĆØ il marchio di fabbrica dell’etichetta, che ĆØ sempre comunque molto varia nelle sue proposte. Mechanimal ĆØ un collettivo guidato da Giannis Papaioannou che ĆØ colui che ne decide la direzione.

Crux ĆØ un lavoro di musica totale, usa molti generi diversi per esprimere il proprio potenziale, dall’elettronica declinata in molte forme diverse, quali l’ebm, la techno e qualcosa di vicino al noise, passando per il pop, momenti trap, e tantissimo altro. Sarebbe davvero inutile provare a chiudere in un recinto di genere questo lavoro, che assomiglia moltissimo al cut up di burroughsiana memoria, ovvero prendere elementi diversi per metterli insieme e produrre una sorta di manifesto politico.

Come dicono giustamente i Mechanimal tutto ĆØ politico, ed ĆØ un’illusione pensare o dire che non lo sia, e ciò comporta che siamo tutti responsabili della situazione in cui siamo. I Mechanimal ci fanno viaggiare in profonditĆ  in un mondo ed in una psiche alveare ormai irrimediabilmente compromessa, e qui si sente tutto il disagio, tutta l’elettronica che fende le nostre carni quotidianamente. Non bisogna scomodare nessun paragone, ma questo disco ĆØ davvero un’epifania, un pugno in faccia, un qualcosa di molto piacevole, ma non di inaspettato perchĆ© c’è sempre uno certo spirito che aleggia per l’Europa e qualche volta si materializza e terrorizza tutti perchĆ© estremamente sincero.

Come spirito guida si potrebbe dire che sia il post punk interiorizzato e sputato fuori in maniera del tutto inusuale.

Crux ĆØ un disco che riserva molte sorprese e piacerĆ  tantissimo a chi ora vorrebbe urlare tutto lo schifo.

Non adatto per chi ama rinchiudersi nella sicurezza di un genere solo.

INNER EAR RECORDS

1. Ghetto Level
2. Sharon
3. Stolen Flesh
4. Easy Dead (Album Version) (cd/digital only)
5. Scavengers
6. Razor Tube 0
7. Red Mirror (Album Version)
8. Hospital Of The Storm
9. Vanquish
10. La Poverina Della Ossa

Freddie Faulkenberry: Vocals
Giannis Papaioannou: Electronics & production
Antonis Charalambidis: Drums on stage
Angelica Vrettou: Album cover & art direction

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