MalClango sono un gruppo italiano dedito ad intessere trame sonore intirise di math, di noise e di tanto altro e questo è il loro nuovo disco “Sparagazzarre” su Subsound Records. Due bassi ed una batteria, per una formazione che è volutamente obliqua rispetto al tracciato normale della musica. In passato i tre musicisti hanno suonato con gruppi come Juggernaut, INFERNO Sci-Fi Grind and Roll e Donkey Breeder, per cui sono ben allenati a fare rumore.
L’omonimo esordio discografico del gruppo è stato nel 2017 per poi pubblicare uno split con gli americani Qui.
Nel disco d’esordio i tre MalClanghi avevano già ampiamente sparso le carte in tavola, rivelando la loro mescola sonora, ovvero math e noise rock disossati per diventare qualcosa di profondamene diverso, divergente e fisicamente caotico. Qui la musica si spoglia e torna a mostrarsi per ciò che è : ritmo. Proprio il ritmo è il protagonista indiscusso della loro musica, i due bassi disegnano linee minimali eppure impervie e stimolanti, mentre la batteria spazza il terreno a cancellare le tracce e non si capisce per quale territorio sonoro siano passati andando verso il prossimo cambio di ritmo.
La potenza del trio è notevole, con pochi elementi riescono a costruire un immaginario musicale molto vasto e tornito, facendo genere a sé perché i paragono possono proprio essere pochi, anzi quasi nulla. Ad esempio un pezzo come “Minestrone tric & trac” si rifà a quella musica libera anni settanta che cercava la forma del ritmo per riprodurla fisicamente, la purezza del suono e della sua invenzione dalla mente umana, rifuggendo da qualsiasi possibilità commerciale. “Sparagazzarre” è un disco per esploratori sonori, per chi cerca un percorso originale e molto più carico di soddisfazioni rispetto a quello normale.
Canzoni come “Millenovecentoottantaquando(198q)” è un capolavoro di ricerca sonora e di capacità di fare musica in maniera veramente alternativa. I nostri sono in fissa con le scimmie, i gorilla e gli scimpanzé e questa sembra davvero musica fatta da primati che mettono su un gruppo stupiti dall’incapacità umana di sentire il ritmo così come è, e i MalClango sono qui per questo.