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Recensione : Liturgy – The Ark Work

Un processo alchemico sotto il cielo di Brooklyn, metal ed illuminazione.

Gesamtkunstwerk. Opera d’arte totale in tedesco che è una lingua molto precisa, aggiungete black metal a questa parola e vi avvicinerete abbastanza a cosa sono i Liturgy.

Questi ultimi sono un’entità nata nella testa malata di architetto di Hunter Hunt-Hendrix, che forma un duo con la chitarrista Brenda Gann, e Hunter rimane l’unico tessitore dei testi.
I Liturgy fanno in sostanza musica sacra, solo che il codice che utilizzano è il black metal, più nella composizione che nella pratica, rendendo infine il genere per ciò che davvero è, una religione.
Sopra il substrato black si vanno a stratificare tutta una moltitudine di stili, dal medioevale con i suoi strumenti, al barocco, alla sperimentazione Midi.
Il tutto è molto moderno e newyorchese, non poteva nascere in un altro luogo.
Loro si definiscono “transcendental black metal, ma c’è di più, come testimonia questo disco che il successore del fortunato ed acclamato “Aesthetica” del 2011. Insieme agli altri musicisti del gruppo Hunt-Hendrix continua a fare musica davvero originale, che suona bene al Moma come in altri posti, mantenendo ferma la sua natura religiosa.
The Ark Work è un rituale in musica, una tappa di una strana illuminazione che potrebbe arrivare come no, e l’attesa stessa avrebbe la sua grande valenza.
E’ un qualcosa di totalmente differente rispetto a quello che avete sentito fino ad ora, è un genere che io chiamerei “Thrill Jockey”, perché questa etichetta sta davvero cambiando il sottobosco musicale con uscite di una qualità e di una varietà straordinaria.
Questo disco è un’esperienza totale, è un cerchio che si chiude per poi riaprirsi come una ferita, è la colonna sonora del medioevo scritta nel nostro secolo, è musica che proviene da Dio, che non è affatto un’entità benevola, anzi dovremmo averne paura come per Satana.
Un processo alchemico sotto il cielo di Brooklyn, metal ed illuminazione.

Tracklist:
1. Fanfare
2. Follow
3. Kel Valhall
4. Follow II
5. Quetzalcoatl
6. Father Vorizen
7. Haelegen
8. Reign Array
9. Vitriol
10. Total War

Line-up:
Hunter Hunt-Hendrix – Chitarra, Voce
Bernard Gann – Chitarra
Tyler Dusenbury – Basso
Greg Fox – Batteria

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