Ritorno sulla traccia per i cagliaritani Lastbreath con il nuovo lavoro “Vendetta” per Time To Kill Records, un lavoro di hc metal senza compromessi e dal forte spirito anni novanta e primi duemila, forse l’epoca d’oro dell’hardcore inteso in una certa maniera, quella che possiamo trovare qui.
I Lastbreath si sono formati nel 2017 dall’unione di musicisti di gruppi della scena cagliaritana che ha sempre avuto una buona tradizione nell’hardcore punk e hanno pubblicato diversi lavori facendosi conoscere anche all’estero, grazie ad un hardcore potente, diretto se senza fronzoli.
Il loro stile prende le mosse dall’hc anni novanta di New York City, passando per gruppi nostrani come Strenght Approach e tutta la scena fine novanta duemila. “Vendetta” è un disco che parla della nostra vita, delle nostre città spesso di provincia che sembrano luminose ma nascondono moltissime ombre, e della forza e della tenacia che servono per sopravvivere.
I Lastbreath vengono da Cagliari ma potrebbero venire da Savona, Potenza o Trieste raccontano cose che abbiamo vissuto tutti in prima persona, e questi avvenimenti locali li intrecciano con quelli sulla scala mondiale con intermezzi di tg, frasi da diversi film e interventi vocali davvero mirati.
La musica è un hc metallico di grandissimo valore, suonato con passione e competenza, non annoia mai e risuona nelle nostre orecchie molto forte, e il suo messaggio arriva senza intermediari. La bellezza dell’hc che si incontra con il metal la troviamo ovunque in questo disco, colonna sonora degli indiani metropolitani sempre in bilico fra legalità ed illegalità, con grandi valori ma con tasche vuote, impegnati in battaglie quotidiane e abituati alla sconfitta ma non a smettere di lottare.
Ascoltare “Vendetta” è immergersi nello spirito di un genere musicale che non morirà mai perché avrà sempre qualcuno che porta avanti i suoi ideali, perché gruppi come i Lastbreath portano avanti qualcosa che va oltre la musica.
La potenza e l’abrasività di questo disco è pienamente hardcore ma c’è molto anche dell’aggressività sonora tipica dell’hip-hop, nonostante musicalmente non ci siam nulla di quel genere in questo disco.
Dell’hip-hop c’è qui l’urgenza del faccia a faccia, la voracità di avere il microfono e gli strumenti in mano per raccontare la strada e le sue e le nostre ferite. Musica violenta ed immediata per raccontare storie dure e non facili, ma non c’è nulla come l’hc per questo scopo.
Un lavoro di grandissimo valore per un gruppo che macina tonnellate di hardcore metal di alta qualità.