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Recensione : Kill Minimal – Learning To Say No

Kill Minimal - Learning To Say No: ( OFFAUDIO 67) : cuffie in testa, sigaretta accesa e si comincia a volare. L'aero rulla sulla pista, il viaggio sarà suf...

( OFFAUDIO 67) : cuffie in testa, sigaretta accesa e si comincia a volare. L’aero rulla sulla pista, il viaggio sarà sufficientemente lungo per assaporare sensazioni che nella vita di tutti i giorni non è possibile provare. La techno comincia e per poco più di mezz’ora capite che il vostro cervello, se adeguatamente stimolato può elaborare ologrammi che si preparano a diventare soffi di vita, unicamente nella vostra mente. La techno può essere meditazione, distruzione per ricostruire apparati mentali, puro godimento, lasciva lussuria o semplicemente un viaggio, che dai padiglioni auricolari picchia forte sui neuroni. Questo nuovo lavoro della Offaudio, con il ritorno di uno dei suoi ragazzi a me preferiti, Kill Minimal, racchiude perfettamente tutto ciò.

L’abbraccio fatale di uomo e macchina ( chi è cresciuto con i Fear Factory sa cosa intendo), produce mezz’ora di assoluto godimento, che non accetta etichette o recinzioni. Tutti i quattro pezzi da otto minuti e rotti, sono strade con destinazione sconosciuta, i bassi pompano e il sangue vibra con essi. Vi consiglio vivamente l’ascolto in cuffia, poiché l’isolamento è a volte richiesto dalla techno, che rimane comunque una catarsi pubblica, ma preparata nella più rigorosa intimità. La Offaudio cresce ad ogni uscita, e Kill Minimal ne è forse il migliore esempio, partito da un’ottima minimal techno, non abbandona mamma minimal, ma forse in questa prova è più duro rispetto ad altre occasioni. Una grandissima mezz’ora di techno. Care multinazionali del disco, potete provare a chiudere il peer to peer, ma le netlabels saranno la vostra tomba, con un movimento come questo, con netlabels come la Offaudio e tante altre, siete finite, e della vostra logica di mercato, dei vostri festivals truccati, non rimarrà che cenere , portata via da subwoofers saltellanti, che vi seguiranno fino alla tomba. La lucha sigue, la techno vive.
P.s scusate l’incazzatura, ma le multinazionali della cultura mi hanno veramente rotto, supportate le netlabels, usate il vostro cervello insieme alla vostra connessione internet e insieme ci divertiremo come non mai.

www.offaudio.com

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