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Recensione : Kannibal Komix – Kannibal Komix

i Die Anders aka Kannibal Komix si distinguono per la varietà della loro musica, poiché riescono a passare da un registro all’altro, da un qualcosa di più melodico a passaggi garage e psych, anche se la loro forza rimane la melodia, Giorgio Moroder li fa rendere al meglio, questo disco è un’opera molto riuscita, dalla grande forza espressiva.

Kannibal Komix – Kannibal Komix

Grazie alla sempre ottima Vinilísssimo sussidiaria della Munster Records riscopriamo questa gemma degli anni sessanta, il disco omonimo dei Kannibal Komix.

Il disco in questione è il loro esordio pubblicato negli Stati Uniti nel 1968 dalla Colossus Records, ma la loro storia comincia prima in Europa.

I ragazzi sono tedeschi e si incontrano nel nord della Germania durante il talent show chiamato Beat-Band-Ball, nel quale il gruppo vincitore i Chimes of Freedom vennero avvicinati da Jürgen Drews, che chiese se poteva unirsi a loro come chitarra solista. Il gruppo accettò e dopo poco il loro manager cambiò il loro nome in Die Anderen. Firmarono per la Ariola Records che gli affidò alle cure di un volto noto e soprattutto dal grandissimo orecchio, il nostro Giorgio Moroder, che all’epoca era produttore all’Ariola.

Il nostro ovviamente produce benissimo questa chicca, che uscì in America sotto questo nome, poiché la Colossus li fece firmare dopo averli visti allo Star Club ad Amburgo. Il disco ha una qualità media alta, ed è più del classico prodotto beat europeo dell’epoca. Nella ricchezza di uscite di quel periodo i Die Anders aka Kannibal Komix si distinguono per la varietà della loro musica, poiché riescono a passare da un registro all’altro, da un qualcosa di più melodico a passaggi garage e psych, anche se la loro forza rimane la melodia. Giorgio Moroder li fa rendere al meglio, questo disco è un’opera molto riuscita, dalla grande forza espressiva. Le radici di questo gruppo sono da ricercarsi certamente nei quattro scarafaggi di Liverpool ma non solo, perché riescono davvero a catturare in maniera globale il suono di quegli anni senza però le asperità di certe avanguardie.

Un ascolto molto piacevole e chi ci fa scoprire un gruppo che ha avuto nelle vicende del nome una peculiarità, ma che non deve oscurare la musica molto buona. Una grande riscoperta, ed un’altra perla toccata dal quel genio totale di Moroder.

ETICHETTA: Vinilísssimo

TRACKLIST
Side 1

1. LITTLE LITTLE
2. NEUROTIC REACTION
3. SING A SONG
4. MIND MY OWN BUSINESS
5. LITTLE QUEEN
6. MAN IN THE MOON

Side 2

1. LOVE
2. WHITE HOUSE
3. SUNDAY MORNING
4. CHOO CHOO TRAIN
5. ELENOR
6. COSY ROSY

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2 Comments
  • Avatar
    Bob Accio
    Posted at 11:09h, 05 Aprile Rispondi

    Un monile caleidoscopico carico di enfasi, sottolinea la roboante gioia che duetta con il sottobosco della ritmica. Pomposo rock!

    • Avatar
      admin
      Posted at 17:09h, 05 Aprile Rispondi

      e splendida copertina!

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