Black metal occulto dall’Inghilterra e dalla Cechia, noise ad altissima abrasività dalla Svezia e elettronica etnica dall’Ungheria.
DEAD SLOW HAND
Debutto discografico per i Dead Slow Hand, duo di raw black metal occulto che si divide fra l’Inghilterra e la Repubblica Ceca. Fondati originariamente dal ceco Rotting “deadface” Jacob al quale si è poi unito il cantante inglese O per produrre questo ep di quattro canzoni intitolato “Nu^L” un rituale satanico diviso in quattro parti. Il duo fa un buon raw black metal con solidissime radici nel black metal scandinavo degli anni novanta, partendo da una base raw e grezza, ma non disdegnando di arrivare anche a momenti di atmospheric black metal che mettono in luce le potenzialità del gruppo.
In questo primo ep troviamo molto di più rispetto ad un disco tradizionale di raw black metal, di cui questo prodotto mantiene soprattutto l’intensità e la voglia di gettarsi nell’abisso. I Dead Slow Hand non vanno sempre alla velocità massima, disegnano melodie inusuali per il black metal, rendendo il loro suono molto particolare ed altamente evocativo, andando ben al di sopra della media del genere. Questo debutto segna una nuova acquisizione alla scena black metal occulta britannica che ha pochi nomi ma di ottima qualità come questo, anche se metà del gruppo è ceca.
Il disco è stato mixato e masterizzato da Harpak Karnig dell’Ardawahisht Kollective etichetta e molto altro iraniana di musica estrema, un’esperienza davvero interessante, e che qui contribuisce a creare un suono molto ben distinto ed originale. Quattro pezzi di un rituale che colpisce nel segno.
BACON WAGON
“Trauma cake” su Reptilian Records è il nuovo disco degli svedesi Bacon Wagon. Questo è il loro debutto discografico sulla lunga distanza, anche se la loro storia comincia nell’ormai lontano 2003, quando dopo lo scioglimento del loro gruppo noise rock Noise Ape i fratelli Marcus e Kristoffer Kinberg fondano i Bacon Wagon.
Nel 2004 pubblicano un primo 7” split con gli Instrumen, e il 2005 vede la pubblicazione di un ep di sei pezzi intitolato “Savant” su Maduro Records. Dopo un altro 7” split con gli americani Dactyl ed un tour americano, l’attività del gruppo viene sospesa in maniera indefinita. I due fratelli continuano a suonare nei loro molti altri progetti musicali che spaziano dei generi più diversi, dal death metal al punk hardcore.
Nel 2023 il gruppo si ritrova, si scrivono nuove canzoni e quindi vede oggi la luce questo album. Il loro suono è un noise rock di altissima qualità e di grande intensità, distorsioni che spostano placche tettoniche, un’onda sonora che parte dai Black Lizard, passa dai Nirvana per arrivare ai lavori di Steve Albini e al meraviglioso catalogo della loro etichetta, la Reptilian Records. “Trauma cake” è appunto, come dice il titolo, una torta traumatica, un continuo andirivieni di riffs e distorsioni, un noise rock reinterpretato alla loro maniera e fatto benissimo. Ogni traccia è intensa, incisiva e ti scava dentro, coltellata dopo coltellata.
Il suono è molto preciso seppur molto distorto, con quella cadenza particolare ed unica che possiede solo il noise rock fatto in una certa maniera, quella paranoia messa in musica, incessante e senza fine, amante dalle pazzia e del tarlo. Non si può e non si vuole scappare da un suono come questo, un bellissimo rimbalzo di dolore e di asfalto che ti graffia la faccia, con soluzione melodiche davvero al di sopra della media del genere.
Ennesima grande uscita della Reptilian Records.
PALO CANTO
Nuovo singolo per il duo ungherese Palo Canto che abbiamo già trattato su queste pagine. “Mind watcher” è il loro nuovo singolo, una canzone che entra direttamente nel cuore del suono del gruppo, elettronica penetrante e con moltissime influenze. Il suono della techno più progressiva si fonde con elementi house e di world music, un suono costruito per far viaggiare la mente molto lontano, là dove non ci sono pesi o preoccupazioni, e questo ci viene mostrato molto bene anche nel video.
Il pezzo comincia con un’introduzione con un basso pulito e profondo nello stile dei Palo Canto, per poi espandersi con sintetizzatori, basso, e i ricami di chitarra che abbiamo imparato a conoscere ascoltandoli. La mente è il mezzo di trasporto più potente di tutti, e non sappiamo usarla bene, anzi spesso non siamo nemmeno cosa sia di preciso.
Come ci suonano i Palo Canto la visione mentale ci può portare molto lontano, scoprendo le meraviglie del mondo e aprendoci ad esse, e questo suono elettronico ma dolce è particolarmente fecondo in questo, nel senso che ci aiuta a sbloccare la mente e ad andare lontano con essa.
Un altro bel singolo da parte di un gruppo che produce un’elettronica molto raffinata e mai banale, sempre intrecciata con un pensiero progressivo e che prova a far elevare l’ascoltatore, facendolo ballare.