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Recensione : In Hearts Wake – Kaliyuga

kaliyuga

Torna uno dei gruppi australiani più importanti in ambito del metal moderno.

Kaliyuga è un disco che conferma il grande impegno profuso dal gruppo in ambito ecologico, dato che il supporto fisico proviene da materiali riciclati e che hanno conteggiato tutto il dispendio energetico nel produrre il disco, financo i pranzi consumati e i chilometri percorsi, inoltre il gruppo ha supportato un programma di riforestazione nella loro nati Australia. Ma passiamo alla musica.

Gli In Hearts Wake sono un gruppo che riassume dentro di sé tutte le caratteristiche del gruppo metal moderno, nel senso che spaziano nelle sonorità più recenti del metal, dal numetal al metralcore, passando per una buona dose di elettronica e di melodia, che l’asse portante intorno al quale costruiscono il tutto.

L’album è molto vario e assai interessante, le soluzioni sonore sono differenti per ogni canzone e il tutto ha un suo disegno ben specifico che è quello di condurre l’ascoltatore sull’orlo dell’abisso, facendogli capire che manca poco all’ecocidio e che forse, e sottolineiamo il forse, c’è ancora qualche possibilità di salvezza. Dipende tutto da noi se fermare il Kaliyuga o tuffarci in esso, sancendo la nostra fine.

Kaliyuga è la fine del mondo, oltre ad essere molte altre cose come tutta la cultura vedica, ma qui è vissuto come ultimo atto di un ecocidio perpetrato da noi, un suicidio molto elaborato camuffato da edonismo e consumismo.

L’esplosività di questo disco, la forza che trasmette, e soprattutto il messaggio che porta ai più giovani lo rendono molto importante, oltre che essere un lavoro molto godibile, che conferma quanto di buono ha fatto questo gruppo e quanto farà di buono in futuro.

Il loro approccio al metal è sicuramente moderno, influenzato in maniera decisiva dai Linkin Park che sono un vero e proprio faro per molti gruppi che stanno portando avanti una concezione moderna di metal, influenzato dall’elettronica e da un certo hip hop soprattutto nel cantato.

Spesso ascoltando Kaliyuga, se si chiudono gli occhi, la voce sembra quella del compianto Chester Bannington che rimane sempre un punto di riferimento imprescindibile per gruppi come gli In Hearts Wake.

Un disco fresco e moderno, che non è solo un disco ma è molto di più, come il bellissimo sito http://thehouseofkali.com/ che ci darà informazioni sul disco come notizie importanti sull’ecologia e sul nostro stile di vita in questo Kaliyuga.

 

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