dal 1999

Recensione : J. Peter Schwalm – The Beauty Of Disaster

Armatevi di pazienza e lasciatevi stupire da questo grande disco

J. Peter Schwalm – The Beauty Of Disaster

Il tedesco J. Peter Schwalm, assiduo collaboratore di Brian Eno, ritorna, a tre anni da “Wagner Transformed”, con i dieci brani di The Beauty Of Disaster. Il disco, pubblicato per Rare Noise Records, si abbandona a dilatati e pacati paesaggi sonori che fanno del loro animo artificiale e straniante il loro principale punto di forza.

Il crescere incombente e glaciale di The Anxt Code (vengono in mente le ambientazioni de “La Cosa” di Carpenter), apre al ritmo angosciante di Himmelfahrt (che sfocia in derive ancor più ansiogene) e alla morbida elettronica (che allo stesso tempo rassicura e spaventa) della più pacifica e distesa The Beauty Of Disaster.
Il pianoforte ossessivo di Numbers Become Stories, inglobando affascinanti atmosfere esotiche, ipnotizza e avvolge con il suo caldo procedere, mentre il sofferente muro di organo di Stille, Blitz Und Donner, crescendo lentamente, lascia che a seguire siano i tesi scenari sviluppati da Zirkeltrilogie (alquanto soffocanti) e il pacifico accarezzare della sognante e intima Wunschklangregister.
Il lento procedere di The End And The Beginning, infine, luminoso e portatore di speranza, cede il compito di chiudere all’angusto susseguirsi di note di Angstphantasie e al gelido adombrarsi di Endknall.

I dieci brani di questo The Beauty Of Disaster si susseguono uno dopo l’altro evocando ognuno un particolare stato d’animo e un determinato scenario sonoro. Un album complesso e variegato che, destrutturando completamente la forma canzone, pretende di essere ascoltato diverse volte prima di essere compreso appieno. Armatevi di pazienza e lasciatevi stupire da questo grande disco.

TRACKLIST
01. The Anxt Code
02. Himmelfahrt
03. The Beauty Of Disaster
04. Numbers Become Stories
05. Stille, Blitz Und Donner
06. Zirkeltrilogie
07. Wunschklangregister
08. The End And The Beginning
09. Angstphantasie
10. Endknall

LINE-UP
J. Peter Schwalm
Neil Catchpole
Eivind Aarset
Tim Harries
Martin France
Michael Wollny
Christine Schutze

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