Officium Triste / Ophis – Immersed
L’etichetta spagnola Memento Mori pubblica questo split album che ci fornisce l’opportunità di testare lo stato di salute di due tra le migliori band appartenenti alla scena death-doom europea.
L’etichetta spagnola Memento Mori pubblica questo split album che ci fornisce l’opportunità di testare lo stato di salute di due tra le migliori band appartenenti alla scena death-doom europea.
Resta solo da augurarsi che Tempestuous Fall non rimanga un progetto secondario per il musicista australiano ma che, al contrario, venga ulteriormente sviluppato considerando che l’eccellenza, rappresentata dai capiscuola del genere, non è affatto lontana.
Resta da capire quale strada intenderà percorrere il buon Vladislav con la sua prossima uscita: se continuare a battere i territori ambient di “The Dark Saga” oppure riportarsi alle sonorità più immediate di “Epoch Of Aquarius”;
La band del New Jersey ritorna con un full-length a cinque anni di distanza da “A Caress Of The Void” e, come sempre, non delude le attese raggiungendo probabilmente uno dei punti più alti di una già splendida carriera.
Un album come questo va assimilato nel suo insieme, ogni episodio possiede elementi di interesse e, soprattutto, momenti in grado di restare impressi a lungo.
Nel tirare le somme, non si può che apprezzare in maniera incondizionata questo lavoro, che mette in mostra il sicuro talento del musicista di Zwickau.
Resta ampiamente positivo il giudizio nei confronti di A Shadowplay For Yesterdays nel suo insieme, anche se per entrare in sintonia con l’eccentrica band inglese sono necessari ripetuti ascolti.
Questo ritorno degli Holy Knights sarà sicuramente apprezzato dagli amanti di sonorità epiche e classicheggianti
I Confield sono una realtà che non può e non deve essere sottovalutata; chi ama le sonorità della dark wave che fu ha trovato una nuova band sulla quale fare affidamento, mentre chi ha storto il naso ascoltando quest’album si faccia finalmente una ragione del fatto che i nostri provengono dalla “città eterna” anziché da qualche grigia città industriale d’oltremanica.
I veneziani Blood Red Water si presentano all’esordio con uno sludge / stoner che ben si addice, per le atmosfere fangose e striscianti, alla loro natura di creature lagunari.
Il gruppo francese, tra gli altri pregi, possiede la capacità di attingere, come è normale che sia, ai grandi del passato senza assomigliare a qualcuno in particolare
“The Wither Fields” si rivela un prodotto di elevata qualità che fa presagire un futuro interessante per la band della Georgia.
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