Seven Witches – Rebirth
I Seven Witches sono un porto sicuro dove trovare le proprie sonorità preferite senza andare incontro a brutte sorprese, confermandosi come una certezza di un certo modo di suonare metal
I Seven Witches sono un porto sicuro dove trovare le proprie sonorità preferite senza andare incontro a brutte sorprese, confermandosi come una certezza di un certo modo di suonare metal
Un disco di hard rock onesto, godibilissimo e che, pur chiaramente derivativo, si fa ascoltare e, in definitiva, piace.
Un disco che, senza aggiungere niente al genere, piace per le ottime melodie e, se preferite ascoltare “Lunar Strain” o “The Jester Race” piuttosto che gli ultimi dischi degli In Flames, quest’album fa senz’altro al caso vostro.
Partendo da una base death progressiva il duo aggiunge al proprio sound momenti più intimisti, passaggi acustici, sfuriate black, voce pulita, il tutto inquadrato in un contesto di musica sofferta e dalla grande carica emotiva.
Un album ed un artista entrambi sopra le righe, meritevoli della dovuta considerazione e, specialmente per chi familiarizza con questo tipo di suoni, l’ascolto diventa obbligato.
Un bellissimo lavoro, complimenti al gruppo, che dal vivo immagino grandissimo, e disco consigliato non solo ai fans dei Death SS.
Disco consigliato ai fans del metal epico ma che potrà piacere a chi non disdegna suoni più classici e improntati all’utilizzo massiccio delle tastiere.
La tensione resta alta per tutto il disco, poco più di mezzora di rock sparato da un cannone direttamente nelle nostre orecchie, che diverte senza essere ruffiano, suonato alla grande da musicisti esperti e che danno l’impressione di divertirsi a loro volta.
Disco consigliatissimo agli amanti del genere, con quel tocco death che rende il tutto un pò più cattivo e se vi piacciono sia i Rhapsody sia i primi In Flames date loro una chance, non ve ne pentirete.
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