Una ventina di minuti di massacro brutal death metal è quello che ci propongono, con il loro Ultima Specie, gli italianissimi Hecate, accasati presso la Revalve Records, sempre attenta ai numerosi talenti nostrani.
La band è composta da quattro death metallers che, all’anagrafe, corrispondono a Marco Nalli alle pelli, cofondatore del combo insieme ad Eliano Zomparelli alla sei corde, assecondati dal growl di Cristian Braido e dal basso di Ivan Noce, e già dalla copertina slatter chiariscono le loro bellicose intenzioni.
Hecate accostano il death dei Deicide e Cannibal Corpse a quello nord europeo, con più di un accenno al grind dei primissimi Brutal Truth, per un lavoro violentissimo che sprizza odio da tutti i pori, prodotto e mixato alla grande da Marco Mastrobuono, già dietro alla consolle con gli Hour Of Penance.
Per la cronaca il disco è cantato in italiano ma, visto l’uso di un growl pesantissimo e cavernoso, questo non penalizza assolutamente la riuscita dei brani, che sono suonati in modo impeccabile.
I testi spaziano tra diversi temi sociali, come il rifiuto all’energia nucleare, la condanna della pedofilia in ambito ecclesiastico, l’odio verso comportamenti e modi di essere infamanti, il tutto descritto e supportato, anche musicalmente da un atteggiamento “gore”.
Dopo un’intro, il lavoro parte in quarta non facendo prigionieri, tra song velocissime (Deicide e Cannibal Corpse i numi tutelari) nelle quali appare anche una voce in screaming, ed altre dall’andamento cadenzato, dalla pesantezza immane, dove il combo a mio parere dà il meglio.
Infame, Bestia Quieta, Senza Pietà sono le top song che danno un qualcosa in più ad un album che piacerà ai death metal fans, ora aspettiamo il full length.
Tracklist:
1. Anneliese
2. Ultima Specie
3. Senza Pieta
4. Raza Odiada
5. Indignati
6. Bestia Quieta
7. Il Buio
8. Infame
Line-up:
Marco Nalli – drums
Eliano Zomparelli – guitars
Cristian Braido – Vocals
Ivan Noce – bass