Inutili – Elves, Red Sprites, Blue Jets

Un album che riesce a mantenersi su un ottimo livello qualitativo pur provando ad aprirsi anche a pubblici meno settoriali

Inutili – Elves, Red Sprites, Blue Jets

Passati due anni da “Unforgettable Lost And Ureleased”, gli abruzzesi Inutili (rimasti in tre dopo l’abbandono del bassista), ritornano, ancora una volta per Aagoo Records, con Elves, Red Sprites, Blue Jets. Il disco, leggermente più “normale” rispetto ai precedenti, si compone di sei brani avant rock psichedelici a cui, nella versione cd, si aggiungono ulteriori sei bonus track.

Il deflagrare, senza passare dal via, di Red Spider Fever, travolgendoci come un’onda in piena (fatta di chitarre elettriche imbizzarrite), si spegne lentamente in corpose atmosfere rock/blues, lasciando spazio al dilatato mondo psichedelico della tempestosa Robots (si faccia caso alla seconda parte) e allo sbilenco procedere della sghemba e ubriaca On Acid Days.
L’incedere post punk di Turn Off The Television, invece, incalzante, nervoso ed energico, introduce il corposo rock’n’roll in salsa cerebrale di The Screaming Nature Of A Criminal e le selvagge chitarre infuocate della calda We Can Stop At The Ocean For A Swim On The Way (la seconda metà avvolge con il suo pacato e ipnotico distendersi).
Definitive Decisions, in settima posizione, apre la serie di bonus track costruendo una tela elettronica fatta di affilate manipolazioni sonore e sonorità scure e decadenti, mentre il binomio bacato di chitarra e voce proposto da Sunlight (rilassante e dal sapore casalingo), cede la parola al collasso sonoro della opprimente Surfing Automa.
Sprites, infine, procedendo nell’oscurità come un tunnel senza fine, ci abbandona alle note del cadenzato crescere di Sea Eyes e all’elettronica cupa e inquietante della conclusiva Minus-Log.

Gli Inutili ritornano con un disco “semplice” e coinciso che, pur continuando a guardare alla psichedelia e a tutte le possibili soluzioni per sfuggire dall’ordinario, ricade spesso su classiche sonorità rock/elettroniche/post punk. Tutto appare più asciutto, lineare e accessibile, ma non per questo più semplicistico, banale e superficiale. Un album che riesce a mantenersi su un ottimo livello qualitativo pur provando ad aprirsi anche a pubblici meno settoriali.

TRACKLIST
01. Red Spider Fever
02. Robots
03. On Acid Days
04. Turn Off The Television
05. The Screaming Nature Of A Criminal
06. We Can Stop At The Ocean For A Swim On The Way
07. Definitive Decisions (Bonus Track)
08. Sunlight (Bonus Track)
09. Surfing Automa (Bonus Track)
10. Sprites (Bonus Track)
11. Sea Eyes (Bonus Track)
12. Minus-Log (Bonus Track)

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