Cervello In Fuga apre il lavoro tra chitarre taglienti e ritmi incalzanti, sfrecciando veloce fino all’incedere più storto (ma dai ritornelli che entrano subito in testa) di Briciole e al sound irresistibile dell’esplosiva e coinvolgente Al Diavolo.
La Valigia Di Cartone, più sinuosa e solitaria, apre al combat folk/gipsy punk di Niente D’Importante e all’introverso svilupparsi (su un delicato fondale fatto di tastiera) di Parole, mentre Nessun Dolore, contrapponendo calma e vigore, introduce l’imbizzarrita Piove e il frizzante scorrere di Confessioni Di Un Italiano Medio.
Declino Lento, infine, decisa e rabbiosa, lascia il campo al “pooo-po-po-po-pooo” di Non Sento Niente e al lento e delicato concludere di Resto Qui.
Il quarto album de Il Maniscalco Maldestro si compone di dodici brani che puntano costantemente sul cercare il ritornello che si inchioda in testa e sul risultare sempre leggermente folli. C’è un serpeggiante senso di ripetitività e standardizzazione che si insinua ad ogni nuovo ascolto, ma è il piccolo prezzo da pagare per poter imparare a memoria le varie canzoni, in attesa di vederli su quello che sembra il loro ambiente naturale: il palco.
Tracklist:
01. Cervello In Fuga
02. Briciole
03. Al Diavolo
04. La Valigia Di Cartone
05. Niente D’Importante
06. Parole
07. Nessun Dolore
08. Piove
09. Confessioni Di Un Italiano Medio
10. Declino Lento
11. Non Sento Niente
12. Resto Qui
Line-up:
Antonio Bartalozzi
Davide Mei
Stefano Toncelli
Pietro Spinelli
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