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Recensione : Icon Of Destruction – Blind World

Death melodico dalla capitale francese con il buon album d’esordio degli Icon Of Destruction.

Icon Of Destruction – Blind World

Continuano ad uscire nuove realtà che si approcciano al death metal melodico, questa volta da Parigi: la band si chiama Icon Of Destruction ed il suo album d’esordio, Blind World, risulta un discreto prodotto per gli amanti di tali sonorità.

Produzione così così, ma brani dal buon impatto, con growl bello tosto e riff che si piazzano tra la scuola scandinava e quella maideniana.
In effetti vi imbatterete in una registrazione un po’ impastata che, se fosse risultata più cristallina, avrebbe aiutato l’album ad ottenere mezzo voto in più.
Queste sono le poche note dolenti di questo lavoro che, a livello di songwriting risulta invece ottimo, con brani aiutati nella maggior parte da suoni tastieristici di buona fattura, ben inseriti nella loro struttura, e che convincono con cavalcate elettriche, solos melodici ed il cantato, in contrasto con le melodie dell’album, che non lascia spazio ad accenni “puliti”.
Death melodico e classico dicevamo, e qui sta il bello, visto che non troviamo nessun accenno a ritmi “core”, come va tanto di moda in questi anni: il suono degli Icon Of Destruction è uno dei più classici sentiti ultimamente in questo campo.
Una buona mezz’ora di metallo, nel quale le tastiere di Luc, ora di stampo gothic, ora più moderne, spezzano o accompagnano macigni death influenzati dal suono nordeuropeo; le chitarre si rincorrono su solos ben eseguiti (Antoine e Anthony), come nella bella titletrack, una delle song più riuscite dell’album insieme alla veloce Slaves of Tomorrow, alla cadenzata As Realm Collapse, aperta da tastieroni alla primi Crematory, che si ripetono nell’apertura di Wasted Life, fino ad arrivare a From Despair, traccia conclusiva e perla del disco, che ammalia tra Crematory (appunto), Paradise Lost e Dark Tranquillity.
Alla fine la band parigina confeziona un buon album che piacerà ai nostalgici dei primi lavori delle band menzionate, risultando una valida alternativa ai suoni un po’ troppo preconfezionati che si sentono ultimamente.
Promossi.

Track list:
1. To the Edge
2. Vortex
3. Blind World
4. Slaves of Tomorrow
5. As Realms Collapse
6. Wasted Life
7. The Eyeless
8. Scorned Omen
9. Under the Darkened Sky
10. From Despair

Line-up:
Antoine – Guitars, Vocals
Anthony – Guitars
Kevin – Bass, Vocals
Luc – Keyboards, Vocals
Samuel – Drums

ICON OF DESTRUCTION – Facebook

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