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Recensione : Fuzz – This Time I Got A Reason

L'anno nuovo è appena iniziato e ci ritroviamo di nuovo a parlare di Ty Segall. Che dopo aver sfornato ben 3 LP con il suo nome stampato sopra nel corso del 2012 (l'album in coppia con White Fence, il capolavoro della Ty Segall Band e il suo ennesimo solista, il bellissimo “Twins”) si prende pure il tempo di riunirsi con uno dei suoi compagni di avventure, Charles Moothart, e mettere su una band per omaggiare uno dei pedali per chitarra più famosi della storia del rock. Scrivono i pezzi, li incidono e inviano il demo alla benemerita etichetta Trouble In Mind, che (curiosità) tenta di mantenere anonimi i partecipanti al progetto. Questa, a grandi linee, la storia.

Fuzz – This Time I Got A Reason

E la musica? Be’, dentro a questo singolo ci sono i pezzi più pesanti che il Ty abbia mai scritto. Se avete ascoltato Slaughterhouse (e mi auguro davvero che lo abbiate fatto, perché altrimenti vi sareste persi uno degli album più belli del 2012), provate ad immaginarvi qualcosa, se possibile, ancora più pesante. Una roba che potremmo tranquillamente classificare come garage-doom, se non suonasse oltremodo ridicolo, influenzata dalla tradizione heavy-psych dei Blue Cheer o dei loro epigoni più famosi, i Black Sabbath, ma con una vena weird garage bene in mostra. Il risultato è originale e tremendamente eccitante: due canzoni, l’inno weird-heavy-psych This Time I Got A Reason e la bella cavalcata sabbathiana Fuzz’s Fourth Dream, heavy, lente, distorte (o meglio, affogate nel fuzz), calde, acide e ruvide come la carta vetrata che potrebbero, potenzialmente, fare la gioia di chiunque. Un bell’esempio di hard rock del nuovo millennio. Gran prova!

Tracklist
A. This Time I Got A Reason
B. Fuzz’s Fourth Dream

Line-up
Ty Segall and Charles Moothart

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