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Recensione : Funeral – In Fields Of Pestilent Grief

Riedizione del secondo album dei norvegesi Funeral

Dopo avere affrontato la riedizione dell’unico album inciso dai Fallen, ci andiamo ad occupare di un’altra re-release di un gruppo capitanato dal batterista e compositore norvegese Anders Eek, ovvero i Funeral e, nello specifico, il loro secondo full-length In Fields of Pestilent Grief.

Come ebbi occasione di scrivere in occasione della recensione del loro ultimo album, l’utilizzo di un monicker così caratterizzante può rivelarsi fuorviante, specie quando la componente funeral doom non è quella principale tra quelle che vanno a confluire nel sound.
Detto ciò, il disco che si va ad esaminare è decisamente di buon pregio, anche se l’utilizzo costante di una voce femminile, pur bella come quella di Hanne Hukkelberg, a mio avviso finisce per donare un’eccessiva aura gothic a suoni che, invece, parrebbero avere gli stilemi tipici di un doom plumbeo come da dichiarazione d’intenti.
Considerando che la versione più recente dei Funeral non mi ha mai convinto più di tanto, essendosi scostata la band fin troppo dalle sue radici per approdare ad un gothic-doom buono ma non eccezionale, questo disco mostra invece una propensione notevole per partiture drammatiche e melodiche, pur se edulcorate dalla voce di Hanne Hukkelberg.
Non sarei onesto se nascondessi il mio relativo gradimento per le voci femminili di un certo tipo, impeccabili magari dal punto di vista formale ed esecutivo ma stucchevoli a lungo andare, e a tale proposito proprio questa uscita offre un elemento a suffragio di questa personale tesi: la duplice versione di When Light Will Dawn in cui nella versione demo l’impiego della voce maschile si rivela decisamente più efficace; lo stesso, d’altro canto, non si può dire per l’analoga operazione compiuta con The Stings I Carry, a causa di un’interpretazione troppo approssimativa.
In definitiva, per quanto mi riguarda, l’ascolto di questo disco non cambia di una virgola la mia opinione sull’effettivo valore di una band come i Funeral (al netto, sia chiaro, dei lutti all’interno della band ai quali Eek ha dovuto far fronte, con due dei musicisti presenti su questo disco che da anni non sono più tra noi), autrice di un sound sicuramente apprezzabile ma che non giustifica i peana di buona parte degli addetti ai lavori, sia nella fase iniziale della carriera (vedi il disco in oggetto) sia in quella più recente decisamente orientata verso sonorità gothic certo non imprescindibili.

Tracklist:
1. Yield to Me
2. Truly a Suffering
3. The Repentant
4. The Stings I Carry
5. When Light Will Dawn
6. In Fields of Pestilent Grief
7. Facing Failure
8. What Could Have Been
9. Vile Are the Pains
10. Epilogue
11. When Light Will Dawn (demo)
12. The Stings I Carry (demo)

Line-up:
Hanne Hukkelberg – Vocals
Kjetil Ottersen – Keyboards, Vocals
Idar Burheim – Guitars
Christian Loos – Guitars
Anders Eek – Drums
Einar Andre Fredriksen – Bass

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