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Recensione : Fujiya & Miyagi – Fujiya & Miyagi

Un monumento deve essere fatto a questi ragazzi che dopo 16 anni di attività centrano un masterpiece che interessa la musica elettronica nel senso più aperto del termine; il loro stile inconfondibile è qui celebrato per un lavoro di altissima qualità e fantasia. Che Dio li abbia in gloria!!!

Mi trovo a recensire un discaccio davvero buonissimo, lo dico perché ci sono pezzi fantastici, uno meglio dell’altro.

E’ un discaccio perché si propone riuscita raccolta decisamente seducente, stupefacente prodigio  del genere EMD, tanto per rimanere ampi nelle classificazioni!

Di sicuro molto vicino a ritmiche da Big Beat, Electro Pop, Electro Dance, ripercussioni rock, iniezioni di musica elettronica anni ’70/’80, kraut, new wave, post punk, funk… alternative, indie, revival: stiamo parlando di un geniale miscuglio che rasenta la perfezione, perché F&M creano un capolavoro; capolavoro è quando le cose si congiungono, combaciano divinamente, ogni cosa trovo posto nell’espressività e la comunicazione è spinta alle stelle, la pelle diventa d’oca e ogni segmento dell’opera brilla di ingegno, estasia avvince inebria.

La nascita del disco avviene con un intro di sampler atto a tramutare i toni in crescendo, mentre il  synth ricama un assolo melodico bellissimo intento a far presagire cose meravigliose e in divenire nello specifico mood creato ad arte; ma è giusto un breve celeste ingresso della durata di 01:51: “Magnesium Flares”.

Il passo successivo, “Serotonin Rushes” è lanciato da un approccio alla Moroder che s’invola tra tastiere ed un climax crescente, divino è il basso rotondo generatore di ambiente dance dal notevole fascino, ci fa mettere letteralmente le ali ai piedi, e la voce di David Best, sensuale e sussurrata egregiamente, riconferma il marchio di fabbrica della band elevando un brano very hyperdance. L’assolo è di stridente bellezza distorsiva.

“Solitaire” si fregia di una ritmica coinvolgente grazie al sampler e al basso che si armonizzano alla grande, si erge il ricamo del synth fortemente clubbing, lungo tali linee si chiarisce la song, spostandosi tra effetti elettronici e di tastiera, allestendo un classico del genere levigato come una sublime perla nera.

Le voci giocano in un rimando vorticoso.

“To The Last Beat Of My Heart” è un altro monile, in platino. Il soffuso cantato intesse intimamente su effetti sampler/percussivi, la tastiera fumosa dona atmosfera, si percepisce un tono malinconico, synth e percussioni duettano in questa splendida  romantic song intrisa di trasporto: super emozionante!!!

“Extended Dance Mix” certifica lo stile del gruppo che sfodera ancora un hit cucito perfettamente tra mente e corpo, ammaliando con l’incedere del ritmo: il basso lento, pulsante, le tastiere space-oriented organizzano un vero viaggio sonoro a cui il basso funky da il colpo di grazia all’ascoltatore; forse fanno capolino gli AIR, forse Vitalic, ma il pezzo, uno spoken dal moto psichedelico, rapisce i sensi impareggiabilmente: ancora 100% di pura attrazione  ipnotica x 05:52 minuti!!!

“Outstripping (The Spirit Of Light)”. Il rock smuove a ritmo animato questo filtrato morbido speed ficcante, la melodia si libera sull’assolo di synth, sparano space rock + motore à la Polyrock! Bellissimo “cut” tra le stelle del cosmo!
Mi metto in viaggio sopra il mio bob spaziale verso i paesaggi siderali qui evocati, il fido San Bernardo è con me e nella fiaschetta del cognac porta The Spirit Of Light.

“Swoon” e l’entusiasmo non cala; nel senso pop altisonante incanta anche questa song, è evidente che la formula è stata concepita intelligentemente dai F&M, non hanno dimenticato di portarsi dietro pure un bel pezzone di cuore per architettare le loro alchimie synthetiche… Pulsa un variegato campionario di coloriture elettroniche fantastiche poste su di un’ottima rimbombante andatura di batteria, il basso insostituibile, la voce al solito è componente essenziale, siamo piegati alla fascinazione incantevole, irresistibile.

In “Freudian Slips” Fujiya&Miyagi si fanno roventi, il pezzo potrebbe addirittura vedere gli INXS a darsi da fare… poi la repentina deviazione dance, i ritmi quasi latin, comunque concitati, strappati, e perché no?, alla “Jingo” di Santana, il lavoro di synth e basso mostrano ancora una volta un’accoppiata vincente. Scioglie e libera la tensione del selvaggio ritmo, le cui trasformazioni sono magia.

“Impossible Objects Of Desire”. Ecco un centro triplo con i darts!!! Lungo i 07:32 il ritmo rockesque punteggiato dal sequencer, il rilassato propulsivo del ritornello coadiuvato dal gassoso basso che tiene in sospensione egregiamente l’impalcatura eterea… Registriamo tastierismi kraut, registriamo impossibilità a stare fermi quando tutto ribolle sospingendoci oltre le barriere del desiderio; restiamo però trattenuti da una forza sconosciuta mentre un’altra preme in senso contrario per travolgerci; s’ode il fischiar d’echi psichedelici misti a suoni dance wave e Best alla voce è sempre uguale e sempre nuovo, adattandosi perfettamente al groove esibito.

“Synthetic Symphonies”. S’intuisce l’inizio alla Siouxsie dei primi tempi mixati con i Cure… si sfocia nel brillante pop di tastiera dal quale si affaccia il feeling dark wave, i toni sono cupi ed i richiami  Stereolabiani condiscono passionalmente questo strumentale da amare!

Rush finale! Si chiude con “R.S.I.”… drum machine e tastiere in crescendo… ambiente pervaso di LCD Soundsystem! In più vengon rielaborati gli Stooges di FunHouse!!! La voce osa un di più che è graditissimo, sulla falsa riga della veemenza killer di Iggy! Pezzo da vivere sulla pelle… psycosoulipsism! Capolavoro, geniale!!!

Formati a Brighton (UK) sedici anni or sono, i Fujiya&Miyagi si sono stabilizzati in un trio e il nome scelto per la band, curiosità delle curiosità, è un connubio tra il personaggio di Miyagi, interpretato da Pat Morita nel film “Karate Kid”, “dai la cera togli la cera”, ed una marca di apparecchi stereo.

3
Sebbene sia fertile dei tantissimi riferimenti, che altro non fanno che arricchirne l’ascolto, in fin dei conti, e se proprio li vogliamo fare ‘sti conti, non è affatto importante chi ci ricordano o a chi sono affini, perché tutto nel disco brilla di luce propria, da qui emerge preponderante e prepotente lo stile geniale che la band ci soffia nelle orecchie.
Fujiya&Miyagi concepiscono un lavoro che si fregia di carattere e fantasia entusiasmanti oltre ogni confine!

TRACKLIST
1. Magnesium Flares
2. Serotonin Rushes
3. Solitaire
4. To The Last Beat Of My Heart
5. Extended Dance Mix
6. Outstripping (The Speed of Light)
7. Swoon
8. Freudian Slips
9. Impossible Objects Of Desire
10. Synthetic Symphonies
11. R.S.I.

LINE-UP
David Best – guitars, lead vocals
Steve Lewis – synthesisers, beats, programming, backing vocals
Ed Chivers – drums
Ben Adamo – bass, backing vocals

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https://www.facebook.com/FujiyaMiyagi/?fref=ts

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