Fine Before You Came – Come Fare A Non Tornare

Quando pochi giorni fa ho visto che i Fine Before You Came avevano pubblicato il loro nuovo disco ho pensato “Olè, questa è la volta buona che sbagliano”. Invece poi l'ho messo su e l'ho ascoltato per tre volte consecutive, rimanendo totalmente spiazzato. Come Fare A Non Tornare questo il nome del lavoro, si compone di cinque tracce cupissime dove, se i testi continuano ad essere evocativi e affascinanti come in passato, alla voce gridata si sostituisce un cantato lucidamente disilluso e alla vena post hardcore/emo un post rock/slow core soffocante.

Fine Before You Came – Come Fare A Non Tornare

“Battiamo i lividi per mantenerli sempre viola, per ricordarci che san fare ancora male” è così che si apre Discutibile, la quale, avvolgendo con le sue delicate chitarre che lentamente crescono, ci sbatte poi in faccia quell’amaro “noi non sappiamo come fare a non tornare”. Alcune Certezze, altrettanto sofferta, ma accompagnata da melodie più leggere e meno soffocanti, ci tiene legati a sé con con quel “la soluzione ai miei problemi sembra sempre la causa dei tuoi”, mentre Il Pranzo Che Verrà, affondando in una scura voragine di chitarre e sentimenti infranti, viene rischiarata solo a metà da un breve e pacato scorrere di note malinconiche. Una Provocazione, più decisa e tesa, corre veloce su quel “come i bambini vorrei correggere i disegni, finché non fan schifo, il foglio si buca, e poi si convincon che va bene così” per poi spegnersi lentamente, lasciando in balia del dolore più forte, quello causato dalla conclusiva Dura: “niente di tutto questo mi piace davvero, ma so che la mia fortuna è averlo, cosa vuoi che ti dica, vado avanti così finché dura, passo dalle vittorie alle sconfitte senza combattere battaglia alcuna”.

Con questo nuovo lavoro i Fine Before You Came, giunti ormai a quasi quindici anni di attività, aggiungono un’ulteriore tassello al lungo processo di evoluzione sonora che li ha contraddistinti. Dall’emo/post hardcore al post rock/slow core più scuro, dall’inglese all’italiano, dalla voce gridata a un cantato cupo e senza più forze. Come Fare A Non Tornare è un lavoro profondo, di quelli da ascoltare tutto d’un fiato, in cui perdersi insieme a tutti i propri malesseri. Un disco importante, di sicuro più del precedente, forse anche dell’eccezionale “Sfortuna”.

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Tracklist:
01. Discutibile
02. Alcune Certezze
03. Il Pranzo Che Verrà
04. Una Provocazione
05. Dura

Line-up:
Marco
Filippo
Mauro
Jacopo
Marco

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