Dee Calhoun è il cantante degli Iron Man, uno dei maggiori gruppi americani di classic doom, e qui esordisce con il suo primo disco solista.
C’è sempre una prima volta, anche per chi ne ha viste e vissute tante come Dee. In questo disco la sua voce acre, calda ed estremamente viva ci da un grande assaggio di blues rock acustico, un suono veramente americano. Dee canta come se parlasse ad un amico, come in un’intima confessione. Argomento della conversazione sono le nostre vite, e più in particolare le ferite, le cadute, le risalite, le cose uniche ed irripetibili e la vita quotidiana. La voce di quest’uomo mette pace e semina calma, anche quando canta di cose difficili. Forte e solido è il suo amore per il blues ed il rock acustico, al chitarra scivola leggera come nella migliore tradizione americana, perché oltreoceano il rock ha un altro gusto, un altro peso specifico. Rotgut copre praticamente trent’anni di materiale, di fogli scritti, di emozioni che tornano e di ferite che ancora non hanno fatto cicatrice. C’è persino un canzone con suo figlio, testimone del tempo che continua ad andare avanti. Questo disco non è un futile tentativo di fermare il tempo, bensì la necessità di fare una foto a cose che passano troppo in fretta. Rotgut è pervaso di sentimento e di umanità, di confessioni e di musica davvero sincera, composto e suonato da un uomo che ha molte cose da dire, e che siamo anche noi quell’uomo con il passo pesante sull’asfalto.
TRACKLIST
1. Unapologetic
2. Rotgut
3. Not Everyone Wins a Prize
4. Little ‘Houn, Daddy ‘Houn
5. Babelkowa
6. Backstabbed in Backwater
7. The Train Back Home
8. Sincerely Yours
9. Deifendör
10. Cast Out the Crow
11. Winter: A Dirge
12. At Long Day’s End