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Recensione : Daniela Savoldi – Trasformazioni

Il debutto di Daniela Savoldi suona convincente e maturo fin dal primo istante

Daniela Savoldi – Trasformazioni

La violoncellista italo brasiliana Daniela Savoldi, dopo aver smesso per un momento di essere musicista per altri (ha collaborato con Calibro 35, Dente, Vincenzo Fasano, Alessandro Mannarino e molti ancora), debutta sulla lunga distanza con i sei brani di Trasformazioni, album autoprodotto realizzato e prodotto insieme a Lorenzo Caperchi.

Il lavoro, focalizzato su delicate sonorità in bilico fra post rock, neoclassica e ambient, parte nel migliore dei modi con l’avvolgere di violoncello dell’intensa ed emotivamente coinvolgente Lamento (guidata nella seconda parte da minimali percussioni e lievi cigolii di corde).
Lo spessore sonoro di Bordone, acquistando sempre più intensità, tiene con il fiato sospeso durante i suoi quattro minuti abbondanti di durata, lasciando che a seguire sia il vivace svilupparsi melodico della sognante e cangiante Cavalcata.
Viaggi, invece, con il suo respiro malinconico che pian piano ci accompagna e avvolge, apre ai pensierosi paesaggi sonori della più angusta e inquieta People (si ascolti soprattutto la seconda metà).
Il delicato distendersi di Sorprendi, infine, chiude l’album con la sua pacifica e serena tranquillità.

Il debutto di Daniela Savoldi suona convincente e maturo fin dal primo istante. I sei brani presentati, decisamente ispirati, coinvolgenti e comunicativi, si sviluppano uno dopo l’altro come fossero piccoli quadri ad olio in cui perdersi tra paesaggi ed emozioni. Un album assolutamente valido.

TRACKLIST
01. Lamento
02. Bordone
03. Cavalcata
04. Viaggi
05. People
06. Sorprendi

LINE-UP
Daniela Savoldi
Lorenzo Caperchi

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