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Recensione : Cruenta Lacrymis – Sweetness & Blasphemy

Un album imperdibile per gli amanti della musica estrema a tinte horror.

Cruenta Lacrymis – Sweetness & Blasphemy

Straordinario esordio sulla lunga distanza per i Cruenta Lacrymis, band veneta dedita ad un symphonic black metal già messasi in luce nel 2013 con un ep omonimo, ora seguito da questo capolavoro di musica oscura, sinfonica, horror e maligna fino alle viscere.

La band è composta da quattro anime dannate, due demoni e, per l’altra metà, due streghe: ne esce uno stupendo affresco di musica magniloquente ed orrorifica, da brividi, gotica nel senso più letterale del termine, una perfetta colonna sonora di gelido terrore.
Questa stupenda opera è divisa in due parti: la prima denominata Blasphemy Side, racchiude i brani più violenti del disco, mentre la seconda, Sweetness Side, quelli più melodici.
Siamo al cospetto di quattro musicisti straordinari: la parte sinfonica è sapientemente inserita nella struttura metallica del sound, tra sfuriate black/death devastanti e parti di una teatralità spettacolare, orchestrate dal chitarrista Daniele Deadferro, mentre la parte ritmica, nelle mani e nel talento di Teo Cruenta alle pelli ed Erika Scarlet al basso, fa il bello e il cattivo tempo, sostenendo tutto il muro sonoro creato dal gruppo.
Su tutto questo fenomenale supporto musicale lo scream di Elena CL Sicarius troneggia, trasportandoci in stanze oscure, angoli dove ad aspettarci c’è solo terrore infinito e, senza alcuno scampo, veniamo travolti da questa colonna sonora dei nostri peggiori incubi.
Dimmu Borgir e Cradle Of Filth possono affiorare dopo un ascolto superficiale, ma immergendoci nelle atmosfere nere come la pece di questi spettacolari esempi di malignità in musica, troviamo molto della tradizione nazionale in fatto di horror, dalla musica alla cinematografia, vero fiore all’occhiello dell’arte italiana, eppure mai troppo elogiato dai nostri benpensanti media (Bava, Dario Argento, Goblin, Daemonia).
Gli amanti del genere avranno di che trastullarsi tra violente accelerazioni black/death, accompagnate da orchestrazioni travolgenti, parti dove l’anima dark/gothic trasforma quello che per altre band sono semplici intermezzi atmosferici in maligne sinfonie demoniache, dove lame che sfiorano gole e parti di putrescente musica infernale ci accolgono per portarci nella più buia cantina, in compagnia di cadaveri mummificati dal tempo.
L’album non ha il minimo cedimento, tutto è perfetto, a cominciare dalla produzione: è letale la voglia che ci spinge a rituffarci al più presto nelle sinfonie di questa meravigliosa opera oscura, che ha nelle straordinarie Mother Of Sign, Sicarius, The Ghost Of The Jew, False History e l’originalissima e morbosa Sound Of Soul che chiude il lavoro, autentiche perle di sinfonico orrore in musica.
Album che nel genere si può tranquillamente considerare un must, imperdibile per gli amanti della musica estrema a tinte horror: opere così riuscite ed atmosfericamente geniali si contano sulle dita di una mano, davvero ….

Tracklist:
1. Intro – The Era of Cruenta Lacrymis
BLASPHEMY SIDE
2. The Steersman’s Course
3. Mother of Sigh
4. Burning Spirit
5. Sicarius
6. The Ghost of the Jew
7. Downward
SWEETNESS SIDE
8. Circle of Damnation
9. Bloody Revenge
10. Luxury
11. False History
12. Sound of Soul

Line-up:
Elena CL Sicarius – voce
Erika Scarlet Bass – basso
Daniele Deadferro – chitarra
Teo Cruenta – batteria

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