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Recensione : Cropcircle – Spectrackular

Cropcircle - Spectrackular: Stelle nel cielo sembrano fisse, processi che durano eoni sintetizzati in lente melodie che si espandono come gas nell'a...

Stelle nel cielo sembrano fisse, processi che durano eoni sintetizzati in lente melodie che si espandono come gas nell’atmosfera.

Questa è una delle miliardesime descrizioni possibili per parlare di questo cd. Musica che a violenza si potrebbe definire ambient, ma in realtà sono suoni che fanno nascere qualcosa nel cervello dell’ascoltatore. La bellezza profonda di questa musica è la massima libertà che lascia, abbattendo tutte le barriere convenzionali, dando al suono la sua valenza originale di logos primordiale, lo spazio principale. Non ci sono strutture, non c’è ritmo, non ci sono ritornelli, solo spazi sterminati e stelle che ci guardano. Cropcircle è Cecco Testa, veterano della scena dark ambient e fautore di quel piccolo miracolo di etichetta che è la sua Creative Fields, già porto sicuro per Camerata Mediolanense e tanti altri. Cecco è il fautore di tutto ciò che trovate in questo cd, a parte le splendide copertine esterne ed interne ad opera di Davide Minetti, che calzano perfettamente alla musica. Traccia unica di 41 minuti e rotti, che affascinerà, se sarete capaci di liberarvi della concezione di musica così come l’avete concepita fino ad adesso. Se volete salire su di un pianeta lontano a sentire sassi che rotolano in assenza di gravità, questo é il cd giusto. Richiedibile, come da vecchia scuola, all’etichetta.

www.creativefields.net

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