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Recensione : Crimson Blue – The Angelic Performance

The Angelic Performance è un originale esempio di progressive/gothic elegante, un uragano di emozioni in musica.

Crimson Blue – The Angelic Performance

Secondo ottimo lavoro per i russi Crimson Blue, freschi di firma con la nostrana My Kingdom Music, ed in procinto ad imbarcarsi in un tour di supporto alla divina Tarja Turunen.

The Angelic Performance conferma il fiuto dell’etichetta italiana per band fuori dagli schemi: infatti, in questo lavoro, il gothic metal viene strapazzato dalla band che aggiunge al proprio sound elementi in grado di imprimere grande spessore, non accontentandosi di seguire i facili sentieri del genere, ma inserendo sfumature che vanno dal progressive all’alternative adulto, e racchiudendo in un’ora di musica una buona fetta dei suoni che hanno fatto la storia negli anni a cavallo dei due millenni.
Supportato da ottime soluzioni nel songwriting e dalla stupenda voce della vocalist Dani Hellstrom (protagonista anche con le tastiere), l’album è l’apoteosi dell’originalità: il sound del gruppo esplora mondi musicali diversi, per poi amalgamare le varie influenze e sfumature in una tempesta di suoni, ora più in linea con il gothic tout-court, ora rivoltandolo con umori provenienti direttamente dal progressive moderno dei Pain Of Salvation o dalle ritmiche dark/altenative di Tool e The Perfect Circle, creando un lavoro che ha nell’effetto sorpresa l’arma per lasciare a bocca aperta l’ascoltatore di turno.
Con gli ascolti l’album cresce in modo esponenziale e, finita la sorpresa, rimane la consapevolezza di essere al cospetto di una band sopra le righe e dalle potenzialità enormi; non solo, i Crimson Blue paiono aver curato la scaletta in modo che si abbia il tempo di assimilare le varie influenze stilistiche, così che l’album, dopo un inizio sui generis, prende il volo e da Sacrifiction in poi stupisce con brani capolavoro come Mechanical Madonna, Lab II Yggdrasil, Dark Heart Of Mine e la conclusiva suite Black Wings, manifesto della band ed ottimo esempio di prog/gothic elegante e melanconico, un autentico uragano di emozioni.
Grande band e ottimo album: speriamo che il tour con la Turunen possa portare agli autori di questo stupendo lavoro le soddisfazioni e quella visibilità che senz’altro meritano.

Tracklist:
1.Locust
2.Dolores
3.3rd Eye Close
4.Sacrifiction
5.Mechanical Madonna
6.Road To Oblivion
7.Lab II Yggdrasil
8.Dark Heart Of Mine
9.Tonalli
10.Black Wings

Line-up:
Dani Hellström – vocals, keyboards
Andrew Nova – guitars
Lex Romano – guitars
Alex Verge – bass
Billy Nekhaev – drums

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