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Recensione : Chip Wickham – Shamal Wind

Non c’è nemmeno bisogno di elencare le collaborazioni passate di questo musicista fra i migliori mai venuto dalla terra di Albione, Il suo è un flauto magico, Mozart aveva in testa Chip quando compose la sua opera Il Flauto Magico, e certamente la perfezione non esiste, ma questo disco per fortuna esiste e suona divinamente.

Chip Wickham è uno sciamano, un mago musicale che con il linguaggio musicale conosciuto come jazz, e tanti altri ancora, ci porta in un mondo dove la musica è la porta per entrare.

Originario di Manchester, il mancuniano ha registrato questo disco nel 2017 a Madrid, che è il seguito di La Somnbra, sempre del 2017.

Personalmente amo il jazz, ma non mi sento di avere le competenze adatte per parlarne, anche perché qui c’è un disco che ha una musicalità totale, una vitalità che sprizza da ogni secondo registrato, e chissà quanta altra musica avrebbe voluto mettere qui dentro Chip.

Shamal Wind è ciò che vuole essere fin dal titolo, il vento desertico del cambiamento da una stagione all’alta, perché dopo aver ascoltato questo disco no sarete più come prima, perché come detto prima Chip è un mago. Prende gli standards e li stravolge, li piega a proprio uso, arrivando ad una formula ritmica quasi perfetta. Tutto scorre in un godimento assoluto, anche grazie agli eccellenti compagni di avventura che Mr. Wickham ha al suo fianco.

Ascoltando il disco e scrivendo queste righe le dira volano sui tasti come a suonare un immaginario pianoforte, incalzate dal ritmo di questo disco.

Non c’è nemmeno bisogno di elencare le collaborazioni passate di questo musicista fra i migliori mai venuto dalla terra di Albione, Il suo è un flauto magico, Mozart aveva in testa Chip quando compose la sua opera Il Flauto Magico, e certamente la perfezione non esiste, ma questo disco per fortuna esiste e suona divinamente.

Non c’è altro da dire, correte a sentirlo.

ETICHETTA: Lovemonk Records

TRACKLIST
01 Shamal Wind
02 Snake Eyes
03 Soho Strut
04 The Mirage
05 Barrio 71
06 Rebel no.23

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