Pamukkale In E, tra chitarre acustiche, organo, cori e fresche atmosfere mattutine, apre il disco nel migliore dei modi, lasciando poi spazio al frizzante incedere di Charleroi Poulet (voce non sempre perfettissima, ma sicuramente genuina) e alle improvvise impennate di Uno Tempo.
Hills, Hills, Hills, distesa e solare procede allegra tra intrecci vocali, chitarre e un fiorire di strumenti, mentre A Freak Can, tuffandosi nel tribalismo, lascia spazio al veloce e spensierato scorrere di Lesha! Keyoo! See-Ya! e al folk sbarazzino de L’Attesa Di Maicol.
Ten Dark Wednesday, più dilatata e intimista, esplode nel finale, introducendo l’altrettanto composta e crescente No One Calls Me (The Time Of The Time Of The Season) e il pigro scorrere di Najhladnija Luka Pule.
Josè, invece, ormai arrivati a fondo disco, approda su territori sudamericani, aprendo alle derive psichedeliche di Holynaut, ai dieci minuti dell’ancora più svalvolata Test’s Baker-Jung Neil e al morbido e delicato concludere di Wait Me To Arrive.
Il disco dei C+C=Maxigross, decisamente corposo e ben strutturato, lascia a bocca aperta. Un album pieno di ricami e particolari, da scoprire pian piano, ascolto dopo ascolto. Quattordici pezzi indie folk che non potranno che stupirvi.
Tracklist:
01. Pamukkale In E
02. Charleroi Poulet
03. Uno Tempo
04. Hills, Hills, Hills
05. A Freak Can
06. Lesha! Keyoo! See-Ya!
07. L’Attesa Di Maicol
08. Ten Dark Wednesday
09. No One Calls Me (The Time Of The Time Of The Season)
10. Najhladnija Luka Pule
11. José
12. Holynaut
13. Testi’s Baker-Jung Neil
14. Wait Me To Arrive
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