CAMERA OSCURA VS LILITH LE MORTE
Om, una traccia, due versioni per una collaborazione fra due entità che si incastonano perfettamente. Camera Oscura, che già conosce chi frequenta queste pagine e le sonorità elettroniche ed ambient più rarefatte, ha fuso le sue atmosfere con quelle del duo femminile Lilth Le Morte, e nome mai fu più azzeccato.
Om più che una canzone è uno stato d’essere, uno sbilanciamento di energie e di materia nera, succede tutto in una dimensione diversa dalla nostra. In questo tempo abbiamo vissuto un grande rovesciamento, l’incubo ha preso il posto della normalità, mentre il nostro inconscio si è incanalato in altri luoghi per poter continuare a vivere.
Nella dimensione dove c’è Om troviamo un tappeto di voci dissonanti, sirene gotiche che fanno ciò che hanno sempre fatto dall’inizio dei tempi, ovvero chiamare a sé le anime dei viventi per possederle.
Om non ci fa fermare da loro, si continua la marcia come sulla collina degli spettri dei tumuli del Signore degli Anelli, chi si ferma è perduto, l’unica via di uscita è continuare a viaggiare nella nebbia. Il potente ambiente di Om entra nei nostri tessuti vuole un qualcosa che è la nostra anima.
La traccia originale è un grande esempio di come una collaborazione fra entità simpatetiche possa portare a qualcosa di molto buono, un piccolo capolavoro di ambient elettronico, le ottime musiche di Camera Oscura, le voci e le tastiere delle Lilith e Le Morte.
Un pezzo ipnotico, una suggestione che porta a qualcosa di etereo e solido al contempo, un immaginario suggellato dalle bellissime copertine di Nevre le Nevralgie Costanti che rendono perfettamente ciò che viene evocato dalle canzoni.
Un lavoro di ipnosi e meraviglia.