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Recensione : Bloody Hammers – Spiritual Relics

Poesia occulta per una band che riesce ad emozionare come non ricordo negli ultimi anni, grazie anche alla voce dello sciamano Anders Manga che ci prende per mano in questo viaggio sabbatico dal quale non si vorrebbe più tornare indietro.

Bloody Hammers – Spiritual Relics

Ed eccolo, il disco che non ti aspetti: gli americani Bloody Hammers, al secondo album sorprendono con il capolavoro doom metal dell’anno.

Oscuri come sapevano esserlo i Type 0 Negative e settantiani come i Cathedral nei pezzi piu’ tirati, ma non solo: echi dei Tiamat pinkfloydiani dell’epoca “Wildhoney” contribuiscono alla creazione di un metal oscuro, maturo, con brani che arrivano all’anima e non se ne vanno più, come la meravigliosa The Transit Begins.
Poesia occulta per una band che riesce ad emozionare come non ricordo negli ultimi anni, grazie anche alla voce dello sciamano Anders Manga che ci prende per mano in questo viaggio sabbatico dal quale non si vorrebbe più tornare indietro.
Inutile menzionare un pezzo a discapito di un altro, siamo di fronte ad una tale meraviglia sonora che non si può fare altro che perdersi nel culto dei Bloody Hammers.
Grandissimi.

Tracklist:
1. What’s Haunting You
2. At the Well of Nazareth
3. The Transit Begins
4. The Source
5. Color Me Blood Red
6. Night of the Long Knives
7. Shiver
8. Flesh of the Lotus
9. Path of Sorrows
10. Science Fiction

Line-up:
Zoltan – guitars
Devallia – organ
Anders Manga – vocals,bass
Mendoza – drums

BLOODY HAMMERS – Facebook

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