Palustre è una etichetta indipendente ravennate nata pochi mesi orsono, organizzata a detta dei suoi stessi collaboratori, come una bottega domestica di suono.All’ interno del cd-r compaiono quattro brani di quattro differenti musicisti, di chiaro stampo cantautoriale ma con tante piccole peculiarità distintive.Non ho la tracklist a mia disposizione, ma seguendo l’ordine dei pezzi e facendo riferimento alla presentazione cartacea speditami, il dischetto comincia con Matteo Allodoli con “22.22”, brano molto dinamico dove chitarre acustiche/classiche si intrecciano con note di pianoforte seguento un pulsare ritmico intenso.Poi dovrebbe toccare ad Aldo Becca, che si fa largo tra gli arpeggi chitarristici con una voce calda e molto coordinata sulla melodia sonora.Testo italiano molto interessante.Troviamo quindi Andrea Lepri con “Radis”, dolce mood, piccoli campanellini e pianoforte che creano spazio per il cantato femminile suadente.Il pezzo poi cresce, tra percussioni etniche e l’ innalzarsi di fisarmoniche e con l’ entrata in gioco della voce di Andrea trova la sua identità più netta.Della quarta traccia non ho informazione alcuna purtroppo, ma la canzone si sviluppa con tematica chitarra, basso e piccole ritmiche di batteria, con il cantato principale non tanto dissimile da Bugo in certi punti. In definitiva, consiglio di seguire molto da vicino questa nuova label, in grado di dare voce ad una realtà di songwriting molto valida e meritevole e alle sue uscite, curate nel dettaglio. In bocca al lupo!