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Recensione : Aquefrigide – Dinosauri

Le Aquefrigide come sempre navigano in acque perigliose e lo fanno assai bene, sono quella frequenza di disturbo che potrebbe salvarci.

Aquefrigide sono una fantastica anomalia nella musica italiana, primo perché non hanno paura a provare e sperimentare, due perché sono orgogliosamente ciò che sono.

E fanno ottimi dischi come questo, in cui è preponderante più di altre volte l’elettronica, che porta ancora di più in primo piano il disagio, motore primo di questo disco. Dinosauri è cattivo, abrasivo, stordente e molto vicino alla poetica e al modus operandi degli Atari Teenage Riot.  Aquefrigide partono per fare male e ci riescono, non dimenticando la lezione degli anni novanta ed innovandola con la consapevolezza della sconfitta attuale. Questo disco non è cosa comune in Italia, è anche tamarro e lo è giustamente, perché certi concetti si spiegano con la forza, sia metafisicamente che musicalmente. Le tracce del disco sono tutte incisive, picchiano duro sulle nostre teste anestetizzate, dandoci un’altra possibilità. Le Aquefrigide come sempre navigano in acque perigliose e lo fanno assai bene, sono quella frequenza di disturbo che potrebbe salvarci. Coraggio ed originalità.

TRACKLIST
1.Inumana
2.Bowie
3.Malumore
4.Demoni
5.Igloo
6.Mai
7.Cellula
8.Veleno (Hell Rmx)
9.Pura Vida
10.Sale
11.Vipere

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