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Recensione : Amenra – Mass V

Mass V entra sotto pelle in maniera lenta ma letale, rendendo il suo ascolto un'esperienza terrificante, straniante e appagante allo stesso tempo; ognuno proverà queste sensazioni in misura diversa secondo la propria sensibilità e il tipo di approccio, ma difficilmente si potrà restare indifferenti.

Amenra – Mass V

Dopo quasi dieci anni di carriera i belgi Amenra giungono alla loro quinta “messa” che li consacra tra le realtà più fulgide del post-metal europeo.

La band fiamminga, in ossequio al collettivo artistico Church Of Ra del quale costituisce il braccio musicale, mette in scena una liturgia in quattro parti, nella quale il mistero, il dolore, la rabbia, la disperazione e la poesia si miscelano mirabilmente senza soluzione di continuità, per un risultato finale che non può non attrarre in maniera irresistibile chi adora queste sonorità.
Le urla strazianti alternate ai sussurri, passaggi di stampo funeral seguiti da rumori di matrice ambient sopraffatti a loro volta da sfuriate dal carattere prettamente hardcore, melodie suadenti e apparentemente tranquillizzanti spazzate via da esplosioni di violenza sorda, compressa e imprigionata in un involucro opalescente, costituiscono il quadro alienante che sarà il nutrimento di coloro che si vorranno cimentare con l’ascolto di questo rituale introspettivo.
Non si può nascondere, d’altronde, quanto l’ingombrante presenza dei Neurosis aleggi su Mass V per una lunga serie di motivi, a partire dal modus operandi compositivo, passando per l’ingresso dei nostri nel roster della Neurot, arrivando infine alla presenza dello stesso Scott Kelly come ospite alla voce; sarebbe un errore, però, derubricare gli Amenra al semplice ruolo di ottimi epigoni della seminale band del già citato Kelly e di Steve Von Till: i cinque fiamminghi forniscono un’interpretazione della materia che non lascia dubbio alcuno sulla loro integrità musicale.
Mass V entra sotto pelle in maniera lenta ma letale, rendendo il suo ascolto un’esperienza terrificante, straniante e appagante allo stesso tempo; ognuno proverà queste sensazioni in misura diversa secondo la propria sensibilità e il tipo di approccio, ma difficilmente si potrà restare indifferenti.
La messa non è ancora finita ….

Track list :
1. Dearborn And Buried
2. Boden
3. À Mon Âme
4. Nowena I 9.10

Line-up :
Bjorn J. Lebon – Drums
Lennart Bossu – Guitars
Mathieu J. Vandekerckhove – Guitars
Colin H. Van Eeckhout – Vocals
Levy Seynaeve – Bass

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