iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Adrian Rodd – Waves Ep

Con ogni canzone Adrian costruisce una storia, e lo fa nota su nota, suggestione su suggestione, in un crescendo di immagini, producendo una techno ambient con forti influenze house ed un tocco tribal.

Adrian Rodd è un produttore musicale, regista e filmamker di Lanzarote, ed è anche il dj titolare dello Stardust Club a Madrid.

Questo ep su Cochlea Music è un’opera dalla musicalità molto vicina alla narrazione cinematografica.

Con ogni canzone Adrian costruisce una storia, e lo fa nota su nota, suggestione su suggestione, in un crescendo di immagini, producendo una techno ambient con forti influenze house ed un tocco tribal.

Effettivamente qui i generi rendono difficile la descrizione, bisogna ascoltare ed immergersi in questo mare creato con passione e sapienza. In Waves l’elettronica si fa ispiratrice di un qualcosa che nasce spontaneo dall’ascolto di ciò che non è solo musica ma anche e soprattutto sensazione e sentire. Come fondamenti Adrian sceglie il meglio della techno degli anni passati, e si capisce che è un meraviglioso sintetizzatore di ottimi ascolti, e riesce a rielaborarli in maniera stupefacente. Le canzoni nascono e si sviluppano in maniera molto armonica, dove anche un semplice delay è lì dove deve essere e non altrove, perché è in quella posizione ed in quel momento che acquista il suo senso.

Il disco ha dei momenti da ballo ma anche molti momenti da meditazione, o semplicemente da osservazione, senza mai disgiungere il significato, perché tutto è possibile. Un disco non per tutti, ma per quelli che guardano il mondo attraverso le loro orecchie.

ETICHETTA: Cochlea Music

TRACKLIST
01. Equilibrium
02. Night In Gran Via
03. Verbena
04. Taboo 3am
05. Waves

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

KMFDM – Hau Rock 2025

I KMFDM raramente sbagliano un disco, fanno musica rumorosa mettendo il dito nella piaga della nostra società, e questo disco remixato suona ancora meglio dell’originale, cosa volere di più?

Mold Bunny – Unholy Sunday

Mold Bunny svela “Unholy Sunday”, un disco violento e catartico che mescola deathcore, powerviolence e grindcore. Scopri il loro suono unico!