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Recensione : Accelerator – Accelerator

Buon lavoro all'insegna del metal old school è quello che ci giunge dai Greci Accelerator, band nata nel 2007 ma arrivata solo ora al traguardo del full length.

Accelerator – Accelerator

Buon lavoro all’insegna del metal old school, è quello che ci giunge dai greci Accelerator, band nata nella capitale nel 2007, autrice di un demo tre anni dopo, ma arrivata solo ora al traguardo del full length.

Con un nome come Accelerator è facile immaginare una band dedita a sonorità thrash metal, vero, ma non solo: infatti l’esordio omonimo sulla lunga distanza del gruppo di Atene, mantiene più di un piede nell’heavy metal classico, mai troppo arrembante, ma a tratti abbastanza veloce per richiamare tutti i due generi, sotto la bandiera del metal old school.
Manca un po’ di verve nella produzione, molto ottantiana, per molti un pregio per altri, abituati ai suoni cristallini delle produzioni odierne, un difetto, anche se viene ampiamente rimpiazzato da un buon songwriting.
Per chi comincia ad avere qualche capello bianco gli Accelerator sono un autentico salto indietro nel tempo, un balzo temporale di trentacinque anni, dove i giubbotti borchiati e i jeans strettissimi erano considerati una divisa per i metallers dell’epoca, ed il vinile valorizzava le epiche copertine degli album di genere (bellissimo l’artwork dell’album).
Il disco parte con l’opener Higher Than The Sky e da qui in poi tutti i clichè del genere sono in bella mostra; ritmiche che alternano parti più veloci, ad altre più potenti e metalliche, ottimi solos, presi a piene mani dalla tradizione heavy e vocals grintose e acute, in pieno ottanta style.
Warchildren, A Heavenly Quest, l’ottima The Bells of Notre Dame continuano a dispensare heavy metal classico e robusto, Nicholas Adam, vocalist perfetto per il genere suonato urla orgoglio metal nel microfono, mentre il gruppo continua imperterrito ad alternare atmosfere thrash / speed / heavy / power, per quaranta minuti di gustosa musica metallica.
Le influenze del gruppo, sono tutte da ricercare tra i gruppi storici del genere ed alle prime stupende opere di Helloween, Savatage, Helstar e Rage, una bella fetta di nobiltà, del metal degli anni ottanta, che il gruppo greco idolatra in questo primo album.
Peccato, ripeto, per la produzione, che farà perdere qualche estimatore più giovane, ma album assolutamente consigliato ai vecchi metallari, ancora ben ancorati alla tradizione hard & heavy.

Tracklist:
1. Higher Than the Sky
2. By the Blade
3. Warchildren
4. Final Destination
5. A Heavenly Quest
6. The Bells of Notre Dame
7. On Through the Night
8. Accelerator
9. I Take My Path

Line-up:
Nicholas Adam: Guitars, Vocals
Tasos Mantis: Guitars
Dimitris Anagnostou: Bass
George Pagonakis: Drums

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