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Recensione : Polar For The Masses – Fuori

In confronto a tanti gruppi indie, i Polar For The Masses hanno un tiro molto più potente ed incisivo, offrendo diverse soluzioni per uno svago musicale intelligente.

Sesto disco per dieci anni giusti giusti di carriera per i Polar For The Masses che hanno avuto un interessante percorso.

Fondati a Vicenza nel 2006, dopo tre dischi in inglese decidono di passare all’italiano, incidendo Italico, trovando un ottima formula di rock variegato e nervoso, tra l’arrabbiato e il cantautorale, tutto molto ben fatto. Il loro suono è un rock punkeggiante, a volte con elementi math e noise, ma che trova anche aperture acustiche. La loro giusta dimensione è dal vivo, ma dal disco si può comunque assaporare molto. In confronto a tanti gruppi indie, i Polar For The Masses hanno un tiro molto più potente ed incisivo, offrendo diverse soluzioni per uno svago musicale intelligente. Il disco è stato registrato in maniera analogica e mixato da Luca Tacconi al Sotto Il Mare Studio, riuscendo a catturare molto bene l’energia del gruppo. Un disco maturo e forte, ben suonato e ben composto.

TRACKLIST
1- Il mio complice
2- Un’abile tattica
3- Un dono solenne
4- Gli anni della cuspide
5- La buona sorte di Piero
6- Marinai
7- Putiferio
8- Un cane normale

LINE-UP
Simone Pass – Voice and Guitar
Alessandro Lupatin – Drums and Voice
Davide Dalla Pria – Bass and Voice.

POLAR FOR THE MASSES – Facebook

POLAR FOR THE MASSES - La buona sorte di Piero

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