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Recensione : 33 Ore – Ultimi Errori Del Novecento

33 Ore - Ultimi Errori Del Novecento: Marcello Petruzzi (33 Ore) ritorna, a distanza di due anni dall'ottimo debutto Quando Vieni, con questo Ultimi Errori De...

Marcello Petruzzi (33 Ore) ritorna, a distanza di due anni dall’ottimo debutto Quando Vieni, con questo Ultimi Errori Del Novecento. Il suono cambia nettamente rispetto al passato, non rinunciando, però, all’amore per la melodia.

Marcello Petruzzi, in arte 33 Ore (già in Franklin Delano, Blake/e/e/e), torna sotto le luci della ribalta con Ultimi Errori Del Novecento (Garrincha Dischi). Il nuovo lavoro (preceduto da 3+3 ep e dall’ottimo debutto Quando Vieni) prende le distanze dal passato, mettendo da parte lo spirito più intimista e gettandosi a piè pari in sonorità blues.

Ad aprire ci pensa il suono a singhiozzo di Dormire Di Giorno (un po’ alla Tom Waits), dalla voce annoiata e svogliata, e Heyho, ben più vivace e squillante, costruita prevalentemente su sax baritono e chitarra. Il Più Bello Dei Mondi Possibili travolge con i suoi ritornelli e le sue melodie mentre Il Vecchio Mario (tributo a Monicelli) colpisce per il suo suonare così fresca e frizzante e per le sue parole semplici e dirette. Non Esco Più e il suo saliscendi vocale accarezza dolcemente, lasciando che sia Aquilone a proseguire, tra suoni distesi e rassicuranti. Le Donne Belle inizia titubante per poi aprirsi e fiorire mentre Diverso suona più ostica all’ascolto, sinuosa ma meno immediata. Lampo Che Scoppia marcia dritta senza fermarsi, con la chitarra a illuminare improvvisamente (White Stripes in lontananza). Re Di Piume, infine, tra sussurri e voci più squillanti, lascia spazio a Primo Polline (Emidio Clementi al basso), sottile e cupa nella prima parte e solare e immediata nel suo concludere.

33 Ore cambia il pelo ma non il vizio. Con questo nuovo lavoro naviga su territori ben diversi rispetto al passato, ma qualità e gusto per la melodia non vengono mai trascurati. Si orienta lo sguardo verso gli Stati Uniti e il blues, si cantano testi più semplici e diretti (quasi naif o da filastrocca), ma il risultato è ancora una volta un lavoro brillante. A noi piace, a voi l’ultima parola.

http://soundcloud.com/garrinchadischi/04-il-vecchio-mario-1/s-9HfcC

TRACKLIST:
01. Dormire Di Giorno
02. Heyho
03. Il Più Bello Dei Mondi Possibili
04. Il Vecchio Mario
05. Non Esco Più
06. Aquilone
07. Le Donne Belle
08. Diverso
09. Lampo Che Scoppia
10. Re Di Piume
11. Primo Polline

33 Ore-Ultimi Errori Del Novecento

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