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Fermento Sonoro Festival – Report

Fermento Sonoro Festival - Report: Milano. Salendo le scale della stazione metropolitana di Romolo ci si ritrova dinanzi al tipico paesaggio metropolitano ...

Fermento Sonoro Festival – Report

Milano. Salendo le scale della stazione metropolitana di Romolo ci si ritrova dinanzi al tipico paesaggio metropolitano cinto dalla lunga circonvallazione, l’arteria pulsante che collega tutta la città. Ma inoltrandosi nelle vie laterali alle orecchie giunge indistinta della musica e, avvicinandosi sempre più, ci si para dinanzi un Giardino Nascosto. E’ un luogo recuperato e bonificato dai residenti del Comitato Ponti (www.comitatoponti.org) e che nel fine settimana d’inizio estate, il 20 e il 21 giugno, ospita la prima edizione del Fermento Sonoro Festival.

L’evento è stato organizzato dal beer shop 10GRADINORD (www.facebook.com/diecigradinord) che propone una vasta scelta di birre artigianali, la giusta compagnia per apprezzare la musica dal vivo.

Ad aprire la seconda serata di musica è Henry Beckett (henrybeckett.bandcamp.com) giovanissimo cantautore dalla voce malinconica. Classe ’93, prossimo alla laurea in Psicologia, grazie all’influenza del padre sin da bambino ha ascoltato grandi nomi del panorama musicale internazionale come Neil Young, Peter Gabriel e Ryan Adams e ha coltivato una passione che ad oggi lo porta a trasmettere in versi i suoi pensieri più intimi ma sopratutto l’espressione di un concetto di attesa, a volte fine a se stessa, proprio come in Godot, che lo ha anche ispirato per la scelta del suo nome d’arte.

A seguire sul palco il ritmo coinvolgente degli In Her Eye (www.facebook.com/inhereyemusic) all’anagrafe Aldo Bernuzzi, Giuseppe Galotti e Stefano Schiavella, un sodalizio musicale che va avanti da oltre venti anni.

Per usare le parole degli stessi artisti, il loro si può definire un genere Supersonic New Wave, una fusione di ritmi a cavallo fra gli anni 80 e gli anni 90 e che approdano ai nostri giorni con dei ritmi intriganti. Il loro ultimo disco, Borderline, oltre a presentarsi esteticamente con uno stile molto vintage risulta essere un connubio di sonorità riflessive e movimentate al tempo stesso.

Il sole sta lentamente tramontando e sul palco arrivano Il Rumore Della Tregua (ilrumoredellatregua.bandcamp.com) una band multistrumentale di giovani e scanzonati musicisti dell’hinterland milanese. Il loro è un sound originale che punta a creare un ossimoro emozionale nella mente dell’ascoltatore, una riflessione profonda, un concetto che rimane sulla punta della lingua ma che lascia quella sensazione come di un ricordo sfocato. Il loro primo album, Una Trincea nel Mare, è il frutto dell’incontro fra il cantautorato italiano degli anni 70 e il folk rock americano.

E’ giunta ormai la notte ed è arrivato il turno dei Dust (dustwheel.bandcamp.com) con il loro ritmo pop-rock in stile anglofono.

La prima edizione del Fermento Sonoro Festival è quasi arrivata al termine ma ha inaugurato senz’altro una lunga tradizione.

Per info sulle altre band coinvolte nel festival visitate La Cultura del Bloggo (laculturadelbloggo.wordpress.com)

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2 Comments
  • Avatar
    Gio
    Posted at 10:50h, 26 Giugno Rispondi

    Avete dimenticato gli headliner…

  • Avatar
    Alice Cupa
    Posted at 15:26h, 26 Giugno Rispondi

    Ciao Gio,
    non ce ne siamo dimenticati…abbiamo solo scritto di quelle che abbiamo visto…è per questo che abbiamo fatto riferimento al blog “La cultura del bloggo” per chi volesse un report completo di entrambi i giorni del festival 😉

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