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Recensione : Witch Charmer – The Great Depression

C'è molto degli anni settanta/ottanta in questa musica ma la materia viene resa attuale dalla band con grande personalità e potenza.

Doom e conoscenza occulta da Sunderland.

Seconda tappa per gli Witch Charmer dopo l’ep “Euphoric Curse” e grande disco di doom, con importanti venature sia di metal che di stoner.
Il suono è molto forte e compatto con rimandi vocali tra la voce femminile di Kate McKeown e le voci maschili del gruppo, che creano un azzeccato contrasto e ne caratterizzano il suono.
Le canzoni sono tendenzialmente lunghe, con un forte andamento sabbatiano, e la lunghezza diventa un pregio e non un difetto.
Si passa da un monolitismo sonoro ad intarsi tipicamente doom anni ottanta, specialmente inglese, con la voce di Kate su tutto.
Il missaggio e la masterizzazione sono ad opera di Tony Reed (Mos Generator , Stone Axe), che ha dato un gran tocco al suono degli Witch Charmer.
C’è molto degli anni settanta/ottanta in questa musica ma la materia viene resa attuale dalla band con grande personalità e potenza.
Un disco che procede lento ma potente come un fiume sotterraneo e fortemente occulto.
Nuovi segni di un medioevo mai passato, disponibile dal primo di settembre.

Tracklist:
1 Suffer
2 The Cull
3 A Watching Of Wolves
4 …To Deat ( I’ll Drink )
5 Stare Into The Sun

Line-up
Kate McKeown : Voce
Dave McQuillan : Batteria e Voce
Len Lennox : Chitarra e Voce
Adam Clarke : Chitarra e Voce
Richard Maher : Basso

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