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Recensione : Warmblood – God Of Zombies

"God Of Zombies" va oltre i canoni del brutal death, regalandoci quasi quaranta minuti di grande musica.

Warmblood – God Of Zombies

Il death metal nel nostro paese continua a sfornare realtà micidiali a livello qualitativo, e anche chi,come nel caso dei lombardi Warmblood, è già da un po’ nella scena, regala perle di metal estremo davvero entusiasmanti.

Nata nel 2002, ma arrivata al full-length d’esordio nel 2008 (“Necrocosmos Destination”) seguito dal secondo lavoro “Timor Mortis” di quattro anni fa, la band lombarda si supera con l’ultimo album, ottimo esempio di death metal, tecnicissimo e brutale, splatter nella sua forma migliore: un’opera completa, che nobilita il genere, suonato a meraviglia pregno di atmosfere progressive, ma sopratutto colmo di ottime canzoni.
Il terzetto questa volta è andato oltre, l’ottima tecnica messa in mostra dalla band non fa che aumentare l’impatto e la bellezza di brani mai troppo cervellotici o prolissi, tenendo con forza le briglie su questo purosangue estremo che non tradisce in tutta la sua durata, esaltante, spettacolare, in poche parole perfetto.
Grande prova alle pelli di Elena Carnevali, potenza e tecnica al servizio dei due chitarristi (Giancarlo Capra e Davide Mazzoletti) ispiratissimi, i quali oltre alla bravura mettono sul campo fantasia ed un senso melodico straordinario, rendendo ogni passaggio, anche quello più brutale, dei veri gioielli incastonati nella creatura mostruosa che è la loro musica.
Belligeranti passaggi brutal death si alternano a devastanti ritmiche al limite del thrash, accelerazioni, rallentamenti e momenti in cui la musica del gruppo si avvicina a strutture prog, fanno di God Of Zombies un lavoro maturo, per la capacità di esporre in modo così compatto e vincente tutte le proprie influenze riuscendo comunque ad essere personali, senza aver nulla da invidiare anche alle band straniere più famose.
Enorme il lavoro del trio che, anche senza l’aiuto del basso (scelta voluta dopo l’abbandono del titolare del ruolo nel 2006), crea un wall of sound devastante, nel quale scale vorticose e solos ispiratissimi fanno il bello e cattivo tempo all’interno di un songwriting strabiliante, reso ancora più riuscito dalla fenomenale title-track, Contagium Escalation e Culmination Of Final Transformation, in particolare.
Album che va oltre i canoni del genere, regalandoci quasi quaranta minuti di grande metal.
Micidiale.

Tracklist:
1. Intro (Zombie Genesi)
2. Post Mortem Transfiguration
3. Contagium Escalation
4. Eucharist Dead Flesh
5. Unfaithful Celebrant
6. God of Zombies
7. Replaced by Death
8. Culmination of Final Transformation
9. Zombinferno
10. Ite Missa Est

Line-up:
Elena Carnevali – Drums
Giancarlo Capra – Guitars,Vocals
Davide Mazzoletti – Guitars

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