Disturbanti, disgustosi, l’apoteosi della nefandezza, il tutto usando, come colonna sonora, un grindcore potentissimo, colmo di blast beat, ora velocissimo, a tratti cadenzato, su cui un growl animalesco, molto simile a quello delle simpatiche creature rosa pallido, crea uno tsunami di bestiale musica estrema.
Stiamo parlando del full length d’esordio degli ungheresi Vile Disgust, attivi dal 2008 e con un demo alle spalle, “Submissive Teen Sluts”, uscito l’anno dopo.
Cinque anni, più o meno, ci sono voluti per licenziare Love All Pigs, soundtrack di una tranquilla giornata tra perversioni varie, destabilizzante come solo il grindcore sa essere: mezz’ora scarsa di liquami sparsi sull’umano perbenismo, travolto da questa carrellata di nefandezze varie tra pornografia e schifezze di ogni genere.
Loro sono in quattro e tecnicamente ci sanno fare, il loro metal estremo viaggia che è un piacere, cedendo in qualche frangente a ritmiche e soluzioni brutal, ed elargendo violenza musicale di buona fattura.
Una sezione ritmica sugli scudi (Csapi al basso e Sicu a violentare pelli), la chitarra che segue il lavoro dei compari aumentando i decibel dell’impatto (Stench) e growl da maiale prossimo alla macellazione (Sondor), fanno di quest’album una chicca solo per gli appassionati abituati agli estremismi del grindcore più marcio e morboso, si astengano invece tutti gli altri.
Tracklist:
1. How to Make a Girl Fart
2. Filthy Mums
3. My Dick is Out of Control
4. Analyst
5. Dolly Booster
6. I Cum Acid
7. Love All the Pigs
8. Septic Tank Blues
9. Vag
10. Gorecunt
11. I’m a Pornstar
12. Booze Enema
13. Busted
14. Piss on Me
15. Half Assed Blowjob
Line-up:
Sicu – Drums
Stench – Guitars
Söndör – Vocals
Bob Butcher – Bass