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Recensione : The Yellow Traffic Light – To Fade At Dusk

Un lavoro che mette in luce una band più che valida. C'è ancora da lavorare sul rendere personale e riconoscibile il proprio sound, ma la direzione potrebbe essere quella giusta.

The Yellow Traffic Light – To Fade At Dusk

A poco più di un anno di distanza da “Dreamless”, i piemontesi The Yellow Traffic Light (Jacopo Lanotte, Luca Chiorra, Angelo Viviani, Lorenzo Avataneo), ritornano per We Were Never Being Boring con i quattro brani di To Fade At Dusk. Il nuovo lavoro, maggiormente giocato su sonorità shoegaze/post punk (dal sapore fine anni ’80), riporta alla mente, grazie anche al timbro della voce, i Pixies dei tempi migliori.

Il vivace accogliere di chitarra e batteria di Hideaway, abbracciando con il suo morbido calore e il suo ritmo spigliato, apre allo svilupparsi, più lento ma corposo, di Burger Shot (a guidare il tutto ci sono basso e batteria, su cui si innestano, con gusto, la chitarra e la voce).
Coles Drives Too Fast, invece, veloce e frettolosa, unisce ottimamente quattro e sei corde, giocando su ritmi squadrati (quasi al sapore di krautrock), ripresi anche dalla successiva e più sviluppata Fall (ritorna a far capolino la vena ipnotico/psichedelica dei precedenti lavori).

I quattro brani di questo To Fade At Dusk, scivolano via uno dopo l’altro, riprendendo in ottima maniera il sound shoegaze/post punk di fine anni ’80 (Sonic Youth e Pixies in primis). Un lavoro che mette in luce una band più che valida. C’è ancora da lavorare sul rendere personale e riconoscibile il proprio sound, ma la direzione potrebbe essere quella giusta. Vedremo cosa realizzeranno sulla lunga distanza.

TRACKLIST
01. Hideaway
02. Burger Shot
03. Cole Drives Too Fast
04. Fall

LINE-UP
Luca Chiorra
Lorenzo Avataneo
Angelo Viviani
Jacopo Lanotte

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