iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Triumphant – Herald The Unsung

Sulle orme dei Dissection, i Triumphant ci consegnano un riuscito mix tra black metal e sonorità classiche.

Triumphant – Herald The Unsung

Inutile scappare,la morte segue le tue tracce e quando ti avrà raggiunto, nel momento in cui farà calare su di te la sua pesante falce, quello che sentirai sarà la musica dei Triumphant.

Copertina da applausi, in puro stile Dissection, quella dell’esordio degli austriaci Triumphant, furioso combo di Innsbruck, freschi di contratto con la Cyclone Empire e autori di questo riuscito album dove black metal, sfuriate thrash old school e metal classico convivono in armonia, regalando a più riprese momenti di sopra le righe.
Dissection, appunto per quanto riguarda la parte black, primi Kreator e Destruction a difendere i colori del thrash e cavalcate heavy/power, marchio di fabbrica di Running Wild e Grave Digger, amalgamati con sapienza dai Triumphant i quali, pur mantenendo sul disco elevati livelli di violenza e pesantezza, risultano vari nell’usare tipiche atmosfere dei primi ed infarcirle delle ritmiche delle citate band teutoniche.
Un lunga Intro e poi si parte sparati con Nachzehrer, con la quale sembra di essere tornati ai tempi di “TheSomberlain”, mentre Zivot Ispod Obrnutog Krsta è solcata da un riff riconducibile ai pirati Running Wild, con l’urlo heavy metal che squarcia il pezzo, da pugni chiusi in sede live.
Altro brano che fa uscire allo scoperto le peculiarità della band è Devotion, dove le ritmiche black si sposano ad un riffone metallico e le vocals, a metà del brano, passano dallo screaming ad un tono declamatorio che rende l’atmosfera del brano avvolta da un alone di intensa disperazione.
Herald The Unsung, la song, piccolo gioiello di questo intenso lavoro, è uno splendido ritratto di metal estremo dove le influenze e le idee del gruppo sono raccolte in questi nove minuti, tra cavalcate metalliche epicissime, aggressive sfuriate black/thrash ed un lavoro delle due chitarre che, protagoniste per tutto l’album, in quest’occasione ricamano assoli old school riuscitissimi.
Una produzione perfetta per il genere e tante buone idee fanno dell’album un prodotto imperdibile per gli amanti di queste sonorità, i ragazzi ci sanno fare e regalano a più riprese piccole sorprese, passando da un genere all’altro (in Triumphant, la partenza di stampo black si stempera in un brano heavy metal tout court) o amalgamandoli a loro piacimento,ed il risultato risulta davvero eccellente.
Buona la prima…

Tracklist:
1. Triumfator (Intro)
2. Nachzehrer
3. Life Under the Inverted Cross
4. Necromantic Force
5. Devotion
6. Nightfall (Intro)
7. Fullmoon over Transylvania
8. Herald the Unsung
9. Triumphant

Line-up:
Altar Crusher – Drums
Ephemer – Guitars
Doomed Desolator – Bass, Vocals (backing)
Persekutor – Guitars (lead), Vocals (backing)
Bekim Leatherdemon – Vocals (lead)

TRIUMPHANT – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
1 Comment
  • Avatar
    weareblind
    Posted at 21:34h, 08 Gennaio Rispondi

    Conosciuti di persona a Innsbruck a fine anno (pensa un po’), me lo sono procurato via Amazon e devo dire che black/thrash è azzeccato. Grandi sfuriate, ma con tanti sali e scendi che garantiscono varietà. 8/10

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Kensington – Control

La band capitanata da Casper Starreveld ha creato un album che ha il destino già scritto prima di arrivare all’orecchio dei fans, una raccolta di canzoni pregna di atmosfere melanconicamente melodiche, con più di un riferimento al rock alternativo degli ultimi vent’anni, molto britannico concettualmente, ma assolutamente già sentito sui canali e radio specializzate in musica e cultura indie.

The Pier – The Pier

Per gli amanti del genere un album da ascoltare a più riprese, ed una band da seguire visto l’enorme potenziale artistico.

Somnium Nox – Apocrypha

Con coraggio e personalità i due musicisti australiani incorporano in un’unica opera quella che è stata l’evoluzione del genere dagli ormai lontani primi anni novanta