Partendo da un tappeto sonoro composto da note di violino e colpi di batteria, Stand Up si schianta in faccia all’ascoltatore, colpendolo con il suo entusiasmo, mentre Trapped Under Ice, apparentemente più calma e composta nelle strofe, fiorisce in calde esplosioni nei ritornelli, introducendo il riflessivo e cristallino scorrere di Direction. A riportarsi su territori briosi e ritmati è la successiva Euphrates che, tra delicate note di violino, chitarre a dar corpo e batteria a render il tutto più incalzante, apre al coinvolgente galleggiare (in crescendo) di Going Back In Time e alla più pacata Dress Up Night (anch’essa giocata sul crescere).
Easier On Paper, timida e malinconica, scivola via in un baleno, lasciando che a proseguire siano l’incisivo, veloce e accattivante scorrere di Something To Fight With e il sound determinato (ma più invernale) di Carousel. A chiudere, invece, ci pensano il lento e crepuscolare muoversi di New Skins (chitarra e violino sono al centro dell’attenzione) e l’incontenibile crescita di Stand Up – Part II.
Il disco pubblicato dai tre musicisti è un ribollire di energia e passione che ha, come unico difetto, il non riuscire a definire in maniera completa una propria identità (ci sono echi di Arcade Fire, Mumford & Sons, Of Monster And Man e molto altro, non dimenticando il ripetitivo uso delle dinamiche in crescendo). Insomma, per essere un debutto, il livello è ottimo, c’è solo da sperare che con il prossimo lavoro vengano levigati gli ultimi difetti.
Tracklist:
01. Stand Up
02. Trapped Under Ice
03. Direction
04. Euphrates
05. Going Back In Time
06. Dress Up Night
07. Easier On Paper
08. Something To Fight With
09. Carousel
10. New Skins
11. Stand Up – Part II
Line-up:
Harmen Ridderbos
Heta Salkolahti
Sietse Ros