Mettiamo subito in chiaro le cose: questo ep dei fantasmagorici Wavers è uscito nel 2007 ed a esso la band a fatto seguire un altro ep “Up & down” e,recentemente,un intero splendido album “Welcome to waverland”.
Forse,ma dico forse,si è capito che questi quattro canturini d’assalto mi piacciono e non poco?
Ripromettendomi di recensire al più presto la loro più recente uscita,di cui ho già ascoltato qualcosa sul loro my space (fatelo anche voi ne vale la pena),parlerò di questo mini che mi viene proposto.
Chi lo pone alla mia attenzione scrive nelle note di presentazione testuali parole: ‘Attualmente è difficile trovare ancora gente che suoni questo stile un pò obsoleto e un pò superato da tecnologie e sperimentazione’. Obsoleto? Superato? Ma siamo matti!
Questo è il suono più vitale,più attuale e più coinvolgente che esista.
Quattro canzoni una più bella dell’ altra:”Three minutes to escape” stilosissimo esercizio di surf sixties-oriented,”Inigo” languido e sensuale lento strappamutande,”Surfin’mosquito” elettrizzante cavalcata hot road e “The longest day” surf’n’roll con accenni quasi anni ’50 che vi metta la brillantina in testa anche se siete calvi.
Nota di merito anche per la copertina il cui logo non mi meraviglere ifosse tatuato sul corpo di qualcuno dei componenti, forse di tutti.
Per chi leggesse queste righe e vivesse nei paraggi una data da non dimenticare: il 21 agosto a Bardineto, nell’ambito del sempre valevole festival “Balla coi cinghiali”,un’occasione in più per esserci:from Cantù California the Wavers!
Info e contatti:
waww.myspace.com/thewavers